La Russia, i riservisti e le verità occultate della stampa italiana - Russia News / Новости России

Il Punto

Pubblicato il Ottobre 11th, 2022 | Da Redazione Russia News

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La Russia, i riservisti e le verità occultate della stampa italiana

Fin dal 24 febbraio, data di inizio dell’operazione speciale della Russia per liberare il Donbass dalle violenze del regime ucraino, i media occidentali, quelli italiani in particolare, diffondono quotidianamente fake news con l’unico scopo di screditare la Federazione Russa, il suo Presidente e, cosa ancora più grave, i suoi cittadini.

Ne abbiamo parlato in molti articoli qui sul giornale, dando la possibilità ai nostri lettori di poter accedere alla verità grazie a testimonianze e video arrivateci direttamente dalle zone contese, che dimostrano senza ombra di dubbio come i nostri media utilizzino, privi di alcun imbarazzo, la subdola arma della menzogna.

Ma la loro incompetenza viene alla luce anche con le dimenticanze, volute o meno, delle nefandezze ucraine, come le esercitazioni dei battaglioni nazisti, anche armando e istruendo i bambini, le umiliazioni dei cittadini che volevano fuggire e venivano legati ai pali, o i numerosi biolaboratori finanziati dall’occidente, tanto per citarne alcune.

Vorrei ora focalizzarmi sull’ultimo periodo.

In seguito alla chiamata rivolta dal Governo russo ai riservisti per rientrare come effettivi e prestare servizio, i giornalisti filo atlantisti si stanno scatenando nel diffondere la notizia che i “ragazzi russi disperati” starebbero scappando dal Paese per non dover andare al fronte. Il tutto corredato da una serie di video, palesemente falsi.

Noi di Russia News abbiamo voluto capire la situazione reale; motivo per cui abbiamo intervistato alcuni cittadini russi e chiesto loro come effettivamente stia proseguendo la faccenda della fantomatica “chiamata alle armi di Putin” che tanto scandalizza l’occidente.

Vorrei anche ricordare il fatto che negli Stati Uniti l’amministrazione Bush ha più volte richiamato i propri riservisti per le sue guerre di conquista in Medio Oriente, ma nessun giornalista occidentale in quel caso ha aperto bocca.

Le nostre interviste in Russia confermano quello che già si sospettava, in quanto non esiste alcun fuggi-fuggi disperato dal Paese. Nessuno nega che qualcuno sia effettivamente uscito dal territorio, ma si tratta di una ristretta minoranza, perlopiù di persone dall’ampia disponibilità economica che possono permettersi il costoso viaggio, e le cui mete sono principalmente Armenia, Thailandia, Georgia. Eh no, non vanno in Finlandia

La chiamata dei riservisti non riguarda tutti i maschi presenti nel paese, ma è stata circoscritta a solo 300.000 persone, tutti specialisti militari e non ragazzini spaventati come vorrebbero farci credere qui. Questi esperti inoltre non vengono mandati al fronte, ma rimangono nelle retrovie a svolgere servizi, soprattutto di pattugliamento, in zone controllate dalla Russia. Alcuni sono stati impiegati anche per vigilare sui recenti referendum per l’adesione delle quattro nuove Regioni alla Federazione Russa.

Altra cosa che i nostri media non ci dicono è che tra i nuovi arruolati sono presenti parecchi volontari, che hanno scelto di aiutare il proprio Paese e i propri concittadini a vivere senza la paura costante di finire sotto gli ordigni del regime di Kiev, come succede alla popolazione inerme del Donbass da otto anni a questa parte.

Smontiamo anche la falsità che il Presidente Putin sia “disperato”, senza consenso e che tra il Popolo si respiri “aria di preoccupazione”. Niente di tutto questo, anzi, il leader è ben saldo al suo posto, gode di ampio consenso e soprattutto è circondato da collaboratori validissimi e preparati.  

Ogni mossa dell’Esercito è studiata nei minimi dettagli e raggiunge gli obiettivi previsti, come i recenti lanci di missili e droni sulle infrastrutture ucraine in risposta agli attentati terroristici degli uomini di Zelensky, che hanno invece agito senza scrupoli e senza morale contro anche i propri stessi cittadini, di cui si facevano scudo.

Per quanto riguarda la paventata “minaccia nucleare”, anche qui si tratta di una invenzione della nostra stampa, come ha ribadito in una nota il Ministero degli Esteri: per la Federazione Russa si tratta di un’opzione inaccettabile.

Vogliamo sperare che questa opzione di guerra totale non salti in testa invece a qualche folle in occidente, perché in caso dovesse difendersi la Russia vanta un sistema di lancio delle testate molto più avanzato di qualunque altro Paese, grazie al sistema Avangard che può arrivare a Mach27 ed è irraggiungibile da qualsiasi sistema difensivo; mentre i missili ipersonici Usa arrivano solo a Mach 10, meno di Cina e India i cui ordigni possono raggiungere Mach20.

Insomma, al netto delle fake news, possiamo ben capire come questa situazione, che viene erroneamente chiamata “guerra” anche se nessuno ha mai fatto una dichiarazione formale in questo senso, è potenzialmente devastante soprattutto per noi occidentali, Europa e Italia in primis.

Vogliamo continuare ancora ad armare il regime di Kiev guidato da un pazzo guerrafondaio esaltato, chiaramente manovrato e probabilmente a breve abbandonato al proprio destino, in quanto ormai inutile e fuori controllo?

Eva Bergamo

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