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55° VINITALY: IN FIERA HA DEBUTTATO OPEN BALKAN, LA COLLETTIVA CON I VINI DA SERBIA, ALBANIA E MACEDONIA DEL NORD

Vinitaly riunisce in questi giorni a Verona oltre 4.000 aziende del vino, in rappresentanza di una filiera che in Italia che fattura oltre 31 miliardi di euro, è la prima voce attiva della bilancia commerciale nazionale e nel 2022 ha totalizzato quasi 8 miliardi di export.

A dare maggiore spessore internazionale a questa edizione 2023 (aperta dal 2 al 5 aprile), anche gli oltre 150 vini da Serbia, Albania e Macedonia del Nord, per la prima volta si presentano (e degustano) uniti sotto la bandiera di Open Balkan, al 55° Vinitaly. Perché non solo il business, ma anche la diplomazia e la collaborazione internazionale passano attraverso l’assaggio di un calice di vino.

Nell’International Wine Hall (padiglione D) del salone internazionale dei vini e dei distillati, in corso fino al 5 aprile a Veronafiere, i produttori dei tre paesi dei Balcani presentano una selezione delle migliori etichette dai diversi vigneti dell’area, tra identità e potenzialità di un panorama enologico che negli ultimi anni ha attirato sempre più l’attenzione di critici e consumatori di tutto il mondo.

La collettiva ha ricevuto ieri la visita ufficiale a Vinitaly del presidente della Repubblica Serba, Aleksandar Vučić, del primo ministro dell’Albania, Edi Rama, e del primo ministro della Macedonia del Nord, Dimitar Kovačevski, accompagnati dal ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani.

«Vinitaly ha avuto la grande capacità di aprirsi a paesi amici – ha detto Tajani –. Avere qui i Balcani con i loro prodotti significa avere una visione più ampia e scoprire nuovi mercati, con l’obiettivo di far crescere il nostro settore vitivinicolo».

«Serbia, Albania e Macedonia del Nord possono essere ancora più presenti qui in fiera e in Italia in generale – ha commentato il presidente serbo Vučić –. Sono convinto che collaborazioni di sistema come la collettiva di Open Balkan siano in grado di portare benefici anche in altri campi, attraendo più businessmen e portando l’industria italiana a essere più presente nelle nostre regioni. Siamo molto contenti di essere qui a Vinitaly, anche perché abbiamo la possibilità di imparare molto su questo settore».

Tra gli appuntamenti in calendario a Open Balkan, “Indegenous varieties of Balkan – taste the difference”, la masterclass condotta dal pluripremiato critico enologico e sommelier Luca Gardini e dallo chef stellato Tomaz Kavćić, alla scoperta delle varietà autoctone dei Balcani con nove etichette in degustazione.

La compagine balcanica arriva a Vinitaly dopo il successo della prima edizione di Wine Vision by Open Balkan, la fiera dedicata all’enogastronomia e al turismo di Belgrado che ha visto lo scorso anno la partecipazione di oltre 350 espositori provenienti da oltre 20 Paesi, diventando di fatto la manifestazione internazionale di riferimento nel sud-est Europa e stabilendo nuovi ed elevati standard per la diffusione e la promozione del vino dei Balcani occidentali.

Altra singolare iniziativa è quella che vedrà il veliero italiano conosciuto da tutte le marine militari come “la nave più bella al mondo” e la manifestazione internazionale di riferimento per il vino tricolore, il Vinitaly 2023. L’Amerigo Vespucci e Vinitaly infatti, da luglio salperanno insieme per promuovere le eccellenze del made in Italy, con un tour mondiale che farà scalo nelle principali città di tutti i continenti.

RED

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