Site icon Russia News / Новости России

Yvonne Farrell e Shelley McNamara vincono il Pritzker per l’architettura 2020

Le irlandesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara, cofondatrici di Grafton, vincono l’edizione 2020 del Premio Pritzker, soprannominato il “Nobel dell’architettura“, e succedono al giapponese Arata Isozaki, vincitore dello scorso anno.

Gli italiani che hanno ricevuto l’ambito riconoscimento sono due: il compianto Aldo Rossi, i cui lavori rappresentano il superamento del Modernismo stile Bauhas, che fu il primo italiano a vincerlo nel 1990, seguito da Renzo Piano, premiato da Bill Clinton nel 1998.

Il prestigioso Premio è stato istituito nel 1979 da Jay Arthur Pritzker, imprenditore e filantropo statunitense ed è attualmente considerato il più alto riconoscimento internazionale di architettura.

Tom Pritzker, attuale Presidente della Fondazione, ha detto che Farrell e McNamaradimostrano una forza incredibile nella loro architettura“, e che un loro grandissimo pregio è la capacità di combinare la capacità di rispettare le diverse commissioni con quella di esprimersi in ciascuna di esse con creatività e sensibilità.

Nella loro pluridecennale esperienza, hanno disegnato edifici iconici in diversi paesi e nel 2018 sono state le curatrici della Biennale di Architettura di Venezia, all’insegna “della generosità di spirito e il senso di umanità che l’architettura colloca al centro della propria agenda, concentrando l’attenzione sulla qualità stessa dello spazio“.

La loro storia è caratterizzata da una forte passione per il proprio lavoro, e i loro edifici hanno la caratteristica comune di “incoraggiare le persone ad interagire“.

Era il 1978 quando le due ragazze irlandesi fondano, assieme ad altri 3 colleghi neolaureati, lo studio di architettura al n. 97 di Grafton Street a Dublino; l’attività viene battezzata con il nome della strada in cui sorge.

Lo Studio Grafton Architects, che dopo il periodo di esordio rimane in gestione alle sole Farrel e McNamara, è a tutt’oggi una delle realtà più interessanti dell’architettura irlandese, anche per il merito di gestire efficacemente il dialogo tra il design contemporaneo e la storia della città.

La progettazione architettonica dello Studio Grafton è caratterizzata da deliziosi accostamenti di materiali e incastonamenti perfetti delle opere nel contesto urbano. Un ottimo esempio è il nuovo edificio progettato a Milano per ospitare l’Università Bocconi, probabilmente il loro lavoro più significativo, che regalò ai due architetti la notorietà internazionale.

Le due progettiste hanno da sempre come riferimento il lavoro iconico del maestro per eccellenza, Le Corbusier, ma subiscono positivamente anche l’influenza dei modernisti inglesi, oltre ad una particolare attenzione, che contraddistingue soprattutto i loro lavori più recenti, alla tradizione celtica delle costruzioni in pietra.

Il Premio Pritzker è il meritato riconoscimento ad oltre 40 anni di lavoro che pone lo Studio Grafton al top dell’architettura contemporanea, con l’eleganza e il rispetto della tradizione come segni distintivi.

Eva Bergamo

CLICCA MI PIACE:
Exit mobile version