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WTA Hungarian Ladies Open: Zvonareva ed Alexandrova conquistano il doppio

Budapest (Ungheria). Alla fine, per il tennis russo, il successo ha il sapore di un premio di consolazione,
dopo una settimana giocata ad altissimi livelli. Con due semifinaliste in singolare la speranza di trovarne almeno una a giocarsi il titolo era più che fondata; ma così non è andata. Se la non ancora diciottenne
Anastasia Potapova dopo la lunga cavalcata si è dovuta arrendere al talento della ceca Marketa Vondrousova senza riuscire ad entrare in partita (pagando anche la maratona di quasi tre ore del giorno
precedente vinta contro la romena Sorana-Mihaela Cirstea), diverso è stato il discorso per Ekaterina Alexandrova; la russa (classe ’94), pur dimostrandosi nel corso del match complessivamente superiore alla
belga (noché campionessa uscente) Alison Van Uytvanck, come spesso accaduto in carriera non è riuscita a concretizzare le occasioni avute, sprecando la bellezza di cinque match point, di cui tre nel tiebreak decisivo.
Neanche il tempo di smaltire la delusione che le due, Potapova ed Alexandrova, si sono ritrovate in campo poche ore dopo per la semifinale del doppio, ai lati opposti della rete. Anastasia in coppia con Anna Blinkova (classe ’98, eliminata negli ottavi di finale del singolare anche lei per mano della Vondrousova dopo un match durato oltre due ore e mezzo), mentre Ekaterina ha avuto dalla sua parte l’esperienza e la
classe di Vera Zvonareva (curiosamente anche lei estromessa dal torneo di singolare per mano della Van Uytvanck). Moscovita (classe ’84), Vera (12 successi in carriera in singolare), vanta 8 titoli in doppio (tra cui il trionfo all’Australian Open del 2012 con Svetlana Kuznetsova), gli utlimi due conquistati lo scorso anno (il Ladies Trophy di San Pietroburgo e la River Cup di Mosca) successivamente al rientro nel circuito dopo il ritiro e la maternità. Alla fine di una partita equilibrata decisa al match tiebreak hanno avuto la meglio le veterane Zvonareva ed Alexandrova, che si sono imposte in rimonta 4-6, 6-4, 10-6 raggiungendo così l’ultimo atto, dove ad attenderle c’erano già l’ungherese Fanny Stollar e la britannica Heather Watson.

Primo Set. Si inizia con la beniamina di casa Stollar al servizio che apre e chiude il game con un ace; la coppia russa (e sarà una costante di tutti i parziali) parte invece con il freno a mano tirato; Alexandrova non è incisiva in battuta e la coppia Stollar/Watson si ritrova subito con tre balle break da gestire (quattro, con il deciding point) che però sprecano; nel game successivo la Watson non si rivela efficace al servizio come la compagna ungherese e le russe si conquistano così una palla break che Zvonareva sfrutta con un gran passante di rovescio non controllato a rete dalla tennista britannica; ma se le cose funzionano in risposta, al servizio si continua a soffrire: contro break immediato e 2 a 2. Nei successivi quattro giochi entrambe le coppie registrano la battuta e tengono agevolmente i propri turni. Nel nono gioco, sul 4 pari, le russe recuperano da 0-40 e si portano in parità; il punto decisivo è un errore della Stollar, che va fuori giri dopo un pallonetto tattico della Zvonareva e regala così ad Ekaterina Alexandrova la possibilità di servire per il set. La russa è impeccabile in battuta e Vera chiude a rete il primo parziale che si conclude 6 giochi a 4 per le russe.

Secondo Set. Fanny Stollar ed Heather Watson rientrano in campo determinate a riequilibrare le sorti del match, mentre Vera ed Ekaterina abbassano colpevolmente il livello di gioco subendo, nei primi game, un parziale di 12 punti a 3 che le porta subito sotto 3 a 0 in apertura del secondo parziale. Nel quarto gioco la coppia russa si scuote: Zvonareva tiene agevolmente il servizio e nel game successivo Vera ed Ekaterina dominano gli scambi pareggiando il conto dei break; Nel sesto gioco Ekaterina tiene poi la battuta a 15 mentre, nel settimo, la Watson fatica a mettere prime e subisce lo scambio in tutti e quattro i punti giocati, dove è battuta sulle diagonali due volte a testa sia da Zvonareva che da Alexandrova; per le russe è il quarto game di fila e vale il sorpasso: 4 a 3 e servizio. Sembra il colpo del ko ma Vera ha un passaggio a vuoto in battuta che costa il contro break a zero; la coppia ungaro-brittanica che aveva visto il baratro si rianima: prima tiene la battuta e poi sfrutta la prima palla break per conquistare il set sul servizio di Ekaterina: 6-4 e si va al match tiebreak.

Match Tiebreak. La girandola di emozioni inizia con due servizi vincenti, con la Alexandrova che risponde alla solita Stollar; il primo allungo del parziale decisivo è firmato Stollar/Watson; se la coppia ungaro-britannica è abile a sfruttare una seconda di Ekaterina chiudendo a rete con la Stollar, meno efficace si rivela Zvonareva che spara out la risposta sulla seconda della Watson: 1-3. Il pubblico di fede ungherese inizia ad accarezzare l’idea del successo, ma da qui in avanti viene fuori la maggiore esperienza della coppia russa, sopratutto della Zvonareva; Vera sale in cattedra agganciando due volte le avversarie prima con un servizio vincente, poi con un gran passante prima di firmare il vantaggio (5-4); si lotta su ogni palla ma sono le russe a gestire la situazione, chiudendo il punto con un vincente o aspettando l’errore delle avversarie. Il punto del 7-5 è un gioiello di Vera che esce dallo scambio con una gran variazione lungo linea di diritto; nel punto successivo caratterizzato da una lunga serie di colpi senza forzare è la Watson la prima a sbagliare: 8 a 5. Due acuti riportano la coppia ungaro-britannica a meno uno; ma il tentativo di rimonta finisce lì. Vera conquista il punto successivo grazie ad uno splendido diagonale stretto di rovescio che vale il match point. Al servizio la Stollar non trova la prima, permettendo così ad Alexandrova di essere aggressiva in risposta sulla seconda; l’ungherese si difende come può sul colpo profondo della russa ma sua la ribattuta è facile preda della Zvonareva che chiude a rete con una volèe. Finisce 6-4, 4-6, 10-7 dopo un’ora e trantacinque minuti di battaglia. Per Ekaterina Alexandrova è il primo successo in doppio; per l’eterna Vera Zvonarena è il nono titolo che arricchisce la sua già prestigiosa bacheca.

Stefano Tardi

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