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WO/2020/060606: la criptovaluta globale di Bill Gates

Veleno per topi al quadrato. Così aveva definito Bitcoin il famoso investitore americano Warren Buffet. Questa presa di posizione contro il famoso sistema di valute digitali è stata condivisa da Bill Gates, che ha ulteriormente alzato il tiro affermando letteralmente “le criptovalute sono una rara tecnologia che ha causato morti in maniera piuttosto diretta” e la loro natura anonima le rende “estremamente rischiose“.

A distanza di qualche anno, il cofondatore di Microsoft cambia idea e anzi si espone in prima persona con un tanto ambizioso quanto inquietante progetto di criptovaluta globale collegata al corpo umano. Una centrale operativa crea questo tipo di  “moneta”, che viene poi distribuita alle persone in base alla loro attività corporea; in pratica un sistema centralizzato distribuisce il compenso basandosi sui compiti svolti dal soggetto.

Un libro inedito di Isaac Asimov? Vorrei rispondervi che sì, è un romanzo di fantascienza ed è ben lontano dalla realtà, invece devo confermarne la reale attuazione, tramite un progetto già depositato e pubblicato lo scorso marzo, nome in codice WO/2020/060606, e partorito dalla fervida mente del munifico Bill Gates.

Avevamo già parlato in un precedente articolo del piano di identificazione digitale ID2020, il cui microchip costituirebbe proprio il collegamento ideale tra utente e sistema anche per l’assegnazione di questo premio in valuta, che porta un nome assai curioso, in quanto WO può essere l’acronimo di World Order (quell’Ordine Mondiale auspicato dal deep state che ruota intorno a Gates) e la cifre 060606 ricordano, tolti gli zeri, il famigerato numero della bestia. Ma non essendo io complottista, voglio credere che si tratta semplicemente di una coincidenza, seppur molto singolare.

Così viene dettagliata la nuova creatura dai ricercatori Microsoft nella presentazione tecnica: “Un’onda cerebrale o il calore corporeo emesso da un utente quando questo esegue il compito assegnato da un fornitore di server, come guardare la pubblicità o utilizzare alcuni servizi di Internet, può essere usato nel processo di estrazione della criptovaluta“. 

Chiaro, no?

Continua poi la relazione dei nostri “benefattori”: “Piuttosto che il massiccio lavoro computazionale richiesto da alcuni sistemi di criptovalutazione convenzionali, i dati generati basati sulla attività del corpo possono diventare una prova del lavoro svolto e, pertanto, un utente può risolvere inconsciamente il difficile problema di calcolo computazionale“. 

Beh, non li ringraziate? Vi tolgono anche la seccatura di fare i conti!

Continuano così: “Un sensore legato comunicativamente o inserito nell’apparecchio dell’utente può rilevare l’attività corporea della persona. Un sistema di criptovaluta collegato all’apparecchio (telefoni, cellulari, computer o laptop) di una persona può verificare se l’attività corporea soddisfa le condizioni richieste dal sistema, e assegnare la criptovaluta alla persona la cui attività corporea è stata verificata“.

Quindi: se fate i bravi e svolgete bene tutti i compitini che vi vengono richiesti, senza fiatare, otterrete più monetine virtuali da spendere, sempre virtualmente; ma attenzione, perché se per qualsiasi ragione al sistema non garba il vostro modo di svolgere l’attività assegnata, non riceverete un bel nulla!

Così, ad esempio, se un cittadino si reca al lavoro, ma non soddisfa i requisiti richiesti avrà corrispettivo di valuta zero; stessa cosa può accadere se la persona non guarda abbastanza pubblicità in televisione.

I tecnici spiegano anche in cosa consiste l’attività corporea, che “può includere, ad esempio, in modo non esauriente, una radiazione emessa dal corpo umano, le attività cerebrali, i flussi umorali corporei (ad esempio, il sangue), l’attività o il movimento di un organo, il movimento fisico o qualsiasi altra attività che può essere rilevata e rappresentata per immagini, onde, segnali, testi, numeri, gradi o in qualsiasi altra forma di informazione o dato“. 

Quindi onde cerebrali, che sono diverse in base al tipo di pensiero (cosciente, subcosciente, rilassato, sotto sforzo mnemonico, emozioni varie…), o movimenti corporei tipo strizzare gli occhi o la mimica dei muscoli facciali.

Insomma, una sorta di “guinzaglio digitale a sensore”, che terrebbe sotto stretto controllo ogni movimento, pensiero, emozione del soggetto, controllato da remoto.

Appare logico come tramite questa struttura si possa pertanto arrivare a costringere l’utente, condizionandolo con il premio, a qualsiasi tipo di comportamento cerebrale, anche inconscio o emotivo; un tecnologico e diabolico sistema di lavaggio e condizionamento del cervello; una versione più raffinata e moderna di ciò che accade già oggi con molti programmi televisivi e giornali mainstream.

Tutti , in un futuro ormai alle porte, dipenderebbero quindi da questa Matrix digitale, che potrebbe costituire la base perfetta per creare una valuta globale digitale, proprio come nei piani delle élites mondialiste.

Bill Gates ha dichiarato in questi giorni che prossimamente per poter circolare dovremo essere muniti di un certificato vaccinale; nel frattempo i suoi disparati emissari in Italia, super esperti, membri delle Task Force, Premier, Ministri vari, scienziati selezionati ed altri insulsi automi lobotomizzati in ordine sparso, ripetono come pappagalli che “non ritorneremo alla normalità completa senza un vaccino” e che nel frattempo, dobbiamo abituarci ad essere completamente rintracciabili.

Il metodo utilizzato è fondamentalmente il ricatto. Il ricatto della fame a un paese rinchiuso in casa, con la maggioranza delle attività sospese e contrariamente agli altri paesi, non risarcito. Ci dicono che la famigerata App di tracciamento sarà volontaria, ma poi ci dicono che senza di essa non possiamo circolare. 

E cosa ci fa pensare che non sarà così anche per l’imposizione della criptovaluta 060606? Semplice ed ovvio allo stesso tempo: se non “lavori” non sei “premiato”; inoltre, chi vuole spendere la moneta del futuro dovrà, per forza di cose, essere collegato al computer centrale altrimenti non avrà la possibilità né di vendere né di comprare alcunché. 

Ergo: il microchip non sarà obbligatorio, ma se vuoi lavorare, mangiare, bere, vestirti, uscire di casa… insomma vivere o semplicemente sopravvivere, devi averlo!

Ma queste teste geniali non si rendono conto di quanto inquietante possa essere un simile futuro per i cittadini… loro sono lì, a parlarci dai mass media, con il faccione sorridente e lo sguardo sveglio (in senso ironico ovviamente) ad illustrarci le loro diavolerie ed aspettando i nostri urletti di gioia, i nostri ringraziamenti e le lodi sperticate alla loro persona… purtroppo in alcuni casi è proprio ciò a cui assistiamo dagli schermi dei social…

Ciò che mi chiedo ora è se il popolo estenuato saprà ancora ribellarsi, come la storia insegna, oppure ha già consegnato le chiavi del proprio cervello e della propria coscienza a questa massa di inquietanti demoni dall’aspetto umano?

Eva Bergamo

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