Site icon Russia News / Новости России

Volley: la Russia travolge il Canada e si avvicina alla qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020

Kaliningrad – Seconda giornata di qualificazioni nel torneo preolimpico, valido per staccare il pass e guadagnarsi Tokyo 2020, e secondo (netto) successo della formazione russa. Inserite nel girone E con Corea Del Sud, Canada e Messico le ragazze guidate in panchina da Vadim Pankov, dopo aver superato il Messico nella prima giornata con un secco 3 a 0 (25-13, 25-8, 26-24), soffrendo solo nell’ultimo parziale in seguito alla girandola di sostituzioni per far rifiatare le titolari, si sono ripetute anche contro il Canada. Nel sestetto iniziale spazio alla diagonale Startseva (capitana)/Goncharova, con Voronkova e Parubets attacanti di banda, le centrali Koroleva e Fetisova, il libero Galkina. Si parte con la Russia al servizio e la battuta di Startseva mette subito in difficoltà la ricezione canadese, consentendo il contrattacco messo a segno dalla schiacciattrice della Lokomotiv Kaliningrad, Irina Voronkova con un diagonale da posto 4 che vale il primo punto dell’incontro. Poi, due ace di fila della stessa Evgeniya Startseva (capitano della Dinamo Kazan, oltreché della nazionale) lanciano le russe che poco dopo, grazie all’efficacia del muro, trovano lo strappo decisivo e s’involano senza problemi alla conclusione del set (25-13). Nel secondo parziale il Canada aumenta la qualità in ricezione e, avendo più uscite in attacco, rimane incollato al punteggio fino alle ultime battute, restando davanti alle padrone di casa fino a metà set (13-12); ma al secondo time out tecnico è la Russia ad arrivare in vantaggio (16-14). Le canadesi ritrovano la parità a quota 20, ma un attacco da seconda linea della stella della Dinamo Mosca, Nataliya Goncharova riporta avanti la Russia. La stessa Goncharova va al servizio e mette in crisi la ricezione candase che subisce a muro (22-20). E’ il momento chiave del parziale. Uno splendido attacco corto sulla diagonale stretta dell’opposto Goncharova vale il set point, messo a segno dalla centrale Irina Koroleva a rete a conclusione di uno scambio interminabile. L’ennesimo attacco di Goncharova apre il terzo parziale e, sulle ali dell’entusiasmo, le padrone di casa raggiungono il primo time out tecnico con cinque punti di vantaggio sulle avversarie (8-3). Con orgoglio le canadesi provano a rientrare ed accorciano le distanze (16-14), ma le ragazze di coach Pankov hanno il merito di mantenere la concentrazione fino all’ultimo. Un altro diagonale vincente di Goncharova (21 punti totali – migliore realizzatrice del match), stavolta da posto 4, regala il match point alla Russia. Il Canada ne anulla tre, poi si arrende. Finisce 3 set a 0 (25-13, 25-21, 25-22), con la Russia a punteggio pieno nel girone, come la Corea del Sud, ultimo ostacolo per qualificarsi alle prossime Olimpiadi. La squadra guidata dal coach italiano Stefano Lavarini all’esordio ha avuto la meglio sul Canada, battuto 3 set a 1 (21-25, 25-20, 25-19, 25-22), mettendo in luce una strepitosa Kim Yeon Koung (capace di mettere a referto 37 punti), prima di superare senza problemi il Messico con un secco 3 a 0 (25-21, 25-15, 26-24). Sarà pertanto un vero e proprio spareggio l’ultimo match in programma tra Russia e Corea, che assegnerà il primo posto nel girone e, conseguentemente, la qualificazione per Tokyo. Per la Federazione Russa sarebbe la settima partecipazione consecutiva (la prima fu Atlanta, nel 1996). Non una novità, del resto, visto che la scuola pallavolistica russa (dell’Unione Sovietica prima) non ha mai mancato l’appuntamento a cinque cerchi da quando, nel 1964, la pallavolo è divenuta disciplina olimpica. Unica eccezione l’edizione di Los Angeles del 1984, quando l’URSS decise il boicottaggio della manifestazione, così come gli USA avevano fatto quattro anni prima, nell’edizione dei Giochi organizzata da Mosca. Nei Giochi del 1992 a Barcellona, invece, le ex repubbliche socialiste sovietiche si presentarono con il nome di Squadra Unificata, o Squadra della Comunità degli Stati Indipendenti, conquistando la mededaglia d’argento. Nelle edizioni precedenti, l’URSS, in sette edizioni, aveva sempre raggiunto la finale, conquistando la medaglia d’oro in ben 4 edizioni (1968, 1972, 1980, 1988). Per la Federazione Russa, invece, due le medaglie conquistate, entrambe d’argento, a Sydney nel 2000 e ad Atene nel 2004.

Stefano Tardi

CLICCA MI PIACE:
Exit mobile version