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Smartland: dalla Lombardia la ripartenza per il Paese ma dal Governo italiano, solo “misure frammentarie, non risolutive e non compensative”

Fari puntati ieri 3 dicembre sulla Lombardia, con l’evento digitale “Smartland – Dalla Lombardia la ripartenza per il Paese” organizzato dal Sole 24 ORE, in partnership con Regione Lombardia, Confindustria Lombardia e Fondazione Fiera Milano.

Il convegno digitale ha fatto il punto sul territorio lombardo e sulla sua situazione economica attuale; al centro del dibattito tra istituzioni e imprese gli strumenti a sostegno delle imprese, l’export come driver strategico per ridare slancio alla crescita economica e il sistema fieristico, ulteriore asset per la ripresa economica e sociale del Paese.

Ad aprire i lavori è stato il saluto del Direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, che ha lanciato subito l’intervento di apertura del Presidente della Regione LombardiaAttilio Fontana: “Siamo chiamati, oggi, a fare scelte che incideranno sul nostro domani in maniera irreversibile. Per questo motivo serve elaborare una visione che abbia come traguardo la regione dei prossimi 30 anni, individuando quei settori strategici in cui investire risorse e programmare riforme. Noi abbiamo selezionato alcuni temi chiave: digitalizzazione della pubblica amministrazione; investimenti in ricerca e sviluppo, valorizzando il ruolo di Regione quale facilitatore d’innovazione sul territorio e presso le PMI; sostenibilità, preferendo alle politiche del bonus programmi di più ampio respiro, ad esempio sulla rigenerazione urbana; formazione, colmando quel gap tra la domanda e offerta sul mercato del lavoro soprattutto con riferimento alla formazione professionale qualificata. Con il Recovery Fund ha proseguito Fontana – l’Italia ha un’occasione preziosa per disegnare un Rinascimento economico, sociale e culturale. Ritengo tuttavia fondamentale che le Regioni siano coinvolte nella fase programmatoria per l’utilizzo dei 209 miliardi assegnati affinché sia costruita una proposta concreta per il futuro del nostro Paese. La Lombardia – ha precisato il Governatore della Lombardia – ha già elaborato un proprio progetto di utilizzo dei fondi che valorizza i seguenti settori: digitalizzazione, transizione verde, rigenerazione urbana e attrattività. Questa è la nostra direzione. Questa è l’idea di Smartland a cui guardiamo”, ha concluso Attilio Fontana.

Critico nei confronti del Governo e delle misure per gli indennizzi alle imprese il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che nel suo intervento a Smartland sottolinea come “solo adesso il Governo sembra rendersi veramente conto di dover indennizzare le imprese; lo sta facendo con misure frammentarie e non risolutive e non compensative della voragine che si è aperta nei bilanci del 2020. Mentre era necessario farlo dall’inizio” ha continuato il Presidente di Confindustria: “Sarebbe bastato chiedere alle imprese quali fossero i problemi da risolvere per scoprire che è mancata la copertura dei costi fissi rispetto alle minori entrate generate dalle restrizioni amministrative. E la soluzione non è ricorrere al debito“. Grande capacità di resilienza hanno dimostrato di avere le imprese lombarde di fronte a una crisi senza precedenti. Lo ha confermato Marco Bonometti, Presidente di Confindustria Lombardia, che ha sottolineato come la Lombardia nel 2020 abbia dovuto fronteggiare “non solo lo tsunami Covid ma anche il rischio di compromettere la sua forte propensione manifatturiera, la libertà economica, la collaborazione pubblico-privato e le radici fortemente radicate sui territori ma aperte al mondo e all’internazionalizzazione. La Lombardia ha però resistito prima e reagito dopo – ha affermato Bonometti – mostrato resilienza e capacità di ripensarsi, grazie anche a dimostrazioni concrete di responsabilità sociale da parte delle imprese. Proprio dall’input dell’industria lombarda si è avviato un confronto con sindacati e governo per la creazione del primo protocollo anti-Covid sui luoghi di lavoro per tutelare l’occupazione e la sopravvivenza delle fabbriche; la disponibilità immediata del comparto sanitario privato ad affiancare il sistema sanitario regionale ha consentito di alleggerire il peso dell’emergenza sul settore pubblico. Questi esempi concreti, – ma potrei anche citare la riconversione delle produzioni, i gesti di solidarietà di cui si sono rese protagoniste le aziende e il contributo che il manifatturiero sta dando per tenere economicamente in vita l’Italia -, sono le fondamenta sulle quali costruire la Lombardia del futuro post-Covid”, ha concluso Bonometti.

Smartland è poi entrato nel vivo del convegno con un momento di confronto sugli strumenti messi a disposizione delle imprese da parte di istituzioni e istituti bancari per uscire dalla crisi e ripartire nel 2021. Ne hanno discusso insieme a Bonometti, Ambrogio Carzaniga, Socio e Vicepresidente di Fimer S.p.A e Tito Nocentini, Direttore Regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo, che nel 2020 ha sostenuto famiglie e imprese con finanziamenti fino a 30 mila euro per un volume complessivo di 600 milioni, mentre i finanziamenti oltre i 30 mila euro valgono circa 4 miliardi. Complessivamente, il sostegno finanziario alla Lombardia da parte di Intesa Sanpaolo è ammontato a circa 7 miliardi di euro. Altro settore affrontato è stato quello del sistema fieristico. Sulla ripresa del comparto Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano, ha dichiarato che le fiere del prossimo futuro “potranno essere diverse da quelle cui eravamo abituati; dovremo integrare le manifestazioni “fisiche” con le tecnologie digitali che ci hanno supportati in questi mesi; diventerà indispensabile la partnership tra virtuale e reale. Di certo la fiera “in presenza” continuerà a costituire un elemento imprescindibile del nostro settore. Ne abbiamo avuta conferma anche durante un recente incontro dell’UFI, Unione delle Fiere Internazionali, dal quale è emerso che tutti i principali attori mondiali del nostro settore aspettano con ansia il momento di tornare a organizzare manifestazioni nei padiglioni con le presenze degli espositori e dei visitatori. “Fiera Milano – ha ricordato Pazzaliin realtà, era già ripartita a settembre con mostre in presenza. I numeri ci stavano confortando. Poi gli eventi hanno costretto Fiera Milano SpA a fermarsi ancora e a tornare anche al virtuale; ma dai primi mesi del 2021 Fiera Milano ricomincerà con la filiera del fashion system; per settembre sono state già fissate le date del Salone del Mobile 2021. E’ dunque un grande segnale di ottimismo quello che viene da Fiera Milano – ha fatto sapere il Presidente – che ogni anno fa convergere sull’intero sistema economico di Milano e della Regione Lombardia ricadute valutate intorno agli 8 miliardi di euro. Con la capacità collaudata di fare sistema tra privati e istituzioni messa in campo proficuamente in questi primi cento anni di storia della Fiera di Milano, forniremo il migliore contributo come sistema fieristico milanese alla ricostruzione e rigenerazione dell’economia del nostro Paese e delle imprese.

RED

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