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Sergej Viktorovič Lavrov a Roma ha parlato di Afghanistan ma anche Libia, Siria e vaccino Sputnik

MARIO DRAGHI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, SERGEY LAVROV MINISTRO AFFARI ESTERI RUSSO

La visita a Roma del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov che ha visto il presidente del Consiglio Mario Draghi e poi il suo omologo Luigi Di Maio alla Farnesina ha assunto un significato del tutto particolare. Gli incontri sono stati inseriti in un giro di capitali europee (prima di Roma Lavrov aveva avuto incontri a Vienna e Budapest) prevista da tempo, ben prima della crisi afghana. In giugno, al G20 dei ministri degli Esteri di Matera, Lavrov aveva inviato un suo vice ma aveva promesso che sarebbe venuto in Italia in un secondo tempo. Il dossier afghano è stato naturalmente il piatto forte dei colloqui romani. La diplomazia di Mosca aveva già fatto sapere di essere favorevole alla proposta italiana di organizzare un vertice G20 in settembre sull’Afghanistan. E Lavrov lo ha ribadito nel corso del suo incontro con il premier italiano Mario Draghi che ieri ha avuto un colloquio telefonico anche con il premier indiano, Modi.

Il ministro Di Maio ha illustrato l’impegno italiano per il popolo afghano. “Dobbiamo – ha detto il ministro – avere l’obiettivo di garantire un ruolo internazionale di primo piano per l’Italia sul dossier afghano“. Ma come tutti i grandi Paesi della regione che hanno interessi strategici – quasi mai convergenti tra loro – sulle vicende di Kabul (a cominciare da Cina, India e Turchia) anche la Russia è pronta a mettere in campo le sue capacità e tutta la sua forza politica, diplomatica e militare per orientare in senso pacifico la transizione afghana. Ma il messaggio sottinteso all’Occidente e soprattutto agli Stati Uniti che Lavrov ha laaciato filtrare nei colloqui di Roma è chiaro: la Russia spende la sua forza ma si attende che il suo ruolo internazionale venga riconosciuto. Quindi un atteggiamento meno rigido su Ucraina (anche se sulla sanzioni poco si potrà fare), polemiche su cyber attacchi e violazioni dei diritti umani. “La Russia è pronta a rispettare gli accordi che gli Stati Uniti hanno raggiunto con i Talebani – ha affermato il ministro degli Esteri russo nella conferenza stampa congiunta che ha tenuto alla Farnesina con Luigi Di MaioBisogna ora capire meglio quale ruolo vedono i nostri partner per la Russia nel G20“.

Nei colloqui romani di Lavorv si è parlato quindi anche di rapporti bilaterali, di relazioni tra Mosca da una parte e Ue e Nato dall’altra. Un capitolo a parte che preme anche al Governo italiano riguarda la Libia con la necessità di avviare quel Paese verso le elezioni del 24 dicembre in un clima di concordia nazionale. La delegazione russa ha sollevato anche la questione ucraina e siriana, la situazione geopolitica nel Mediterraneo e la cooperazione in ambito sanitario con il vaccino Sputnik che attende ancora l’approvazione dell’Ema ma potrebbe essere già prodotto anche in Italia. Di Maio ha riconosciuto che le sanzioni antirusse dell’Unione Europea stanno avendo effetti negativi sugli interessi economici nazionali ma, allo stesso tempo, ha ribadito che Roma seguirà la politica comune europea sulla questione delle sanzioni. “La decisione di imporre sanzioni alla Russia è stata presa dai Governi dei Paesi dell’Ue sulla scia della crisi ucraina. Abbiamo sempre affermato abbastanza chiaramente che le sanzioni sono un mezzo, non un fine, e che dovrebbero servire una strategia più ampia“, ha ricordato Di Maio. “Siamo perfettamente consapevoli degli effetti negativi delle sanzioni sui nostri interessi economici nazionali ma ci atteniamo alla politica che lega la revoca delle sanzioni all’attuazione degli accordi di Minsk” ha precisato il ministro.

In sostanza “la Russia è pronta a rispettare gli accordi che gli Stati Uniti hanno raggiunto con i Talebani“, ha affermato il ministro degli Esteri di Mosca, precisando che “bisogna ora capire meglio quale ruolo vedono i nostri partner per la Russia nel G20. La Russia ha mantenuto il dialogo con i rappresentanti dei Talebani, non è solo loro la responsabilità per quanto sta accadendo”.

RED

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