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Russia: restrizioni a conti italiani in Unicredit e Intesa

La Banca Centrale della Russia ha imposto nuove temporanee restrizioni per le imprese, consolati e cittadini italiani con conti presso le controllate locali degli istituti di credito UniCredit e Intesa Sanpaolo.

Gli istituti di credito hanno ricevuto una lettera dalla banca centrale in cui si afferma che a partire dal 25 maggio, per un periodo di un anno, le persone e le imprese italiane che hanno conti presso le controllate russe dei due istituti di credito non potranno prelevare fondi senza l’autorizzazione della direzione locale. La Banca Centrale ha anche limitato l’importo dei bonifici a conti superiori a 100.000 euro (107.360 dollari) o il suo equivalente in altre valute, comprese quelle utilizzate nelle operazioni consolari italiane, ma con un’esenzione per i cittadini italiani residenti in Russia.

Dall’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina, la Banca Centrale della Russia ha adottato una serie crescente di misure per limitare le operazioni delle società straniere, con lo scopo di contrastare le sanzioni statunitensi ed europee.

UniCredit, che opera in Russia con circa 4.000 dipendenti e 1.500 aziende clienti, ha sostenuto commissioni per circa 2 miliardi di euro sulle sue attività nel Paese nel primo trimestre.

Intesa, la cui presenza è limitata, ha circa 4 miliardi di euro di esposizione creditizia verso la Russia dopo aver registrato 800 milioni di euro di svalutazioni legate alle attività nel Paese. Entrambe le banche hanno affermato che stanno cercando di ridurre ulteriormente la loro esposizione alla Russia poiché le sanzioni hanno reso difficile trovare un acquirente per le unità locali. Inoltre, gli investitori stranieri non possono più negoziare azioni e obbligazioni russe in Russia e si dice che le autorità stiano prendendo in considerazione misure per punire le società internazionali che si ritirano dal paese.

RED

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