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PARTE DALLA PROVINCIA DI LUCCA IL VIAGGIO DELLA PIZZA NAPOLETANA IN RUSSIA

Un viaggio intorno al mondo tra mille esperienze, vecchie nozioni e nuove tecniche. L’universo della pizza è anche questo: scoperte costanti, spirito di sacrificio e voglia di mettersi in gioco anche a migliaia di chilometri da casa.

Giuseppe Peluso, pizzaiolo classe 1981 originario di Napoli, ma cresciuto a Torre del Lago (in provincia di Lucca), di strada ne ha dovuta fare veramente tanta prima di affermarsi come artigiano. Ci sono voluti anni di sacrificio, studio e gavetta ma alla fine è riuscito a portare la sua versione di arte bianca addirittura in Russia.

Giuseppe ha scoperto l’affascinante mondo della panificazione quando era ancora un bambino. Figlio di Antonio, a sua volta pizzaiolo, è praticamente cresciuto tra sacchi di farina e panetti di impasto. Mentre gli amichetti correvano dietro a un pallone o trascorrevano i pomeriggi sui libri a studiare, Giuseppe era con le ‘mani in pasta’ a sperimentare e ad ammaccare. Il primo a notare la sua propensione è stato il padre che, dopo avergli trasmesso le tecniche di lavorazione degli impasti e i segreti per fare una buona pizza, gli ha dato una mano ad inaugurare, nel 1998, la pizzeria da Beppone a Torre del Lago.

Tra delusioni, soddisfazioni, sconfitte e successi, Giuseppe nel suo locale ha fatto la giusta pratica al banco, perfezionando la sua tecnica di lavorazione. Fino al 2001 il giovane pizzaiolo originario di Napoli lavora applicando esclusivamente gli insegnamenti del padre, poi scopre l’esistenza della Federazione Italiana Pizzaioli (Fip) e il suo percorso professionale prende una strada diversa e internazionale. Oltre a suo padre Antonio, Giuseppe ha avuto altri due maestri che gli hanno dato forza e trasmesso insegnamenti; si tratta di Giuseppe Santoro (conosciuto nel 2008 a Sydney) e Giovanni Mento.

Dopo aver acquisito la giusta preparazione, Giuseppe ha avuto l’occasione della vita: si è trasferito a Mosca in Russia dove ha cominciato a lavorare presso la Bottega Siciliana.

Gli inizi sono difficili: l’ambientamento, la lingua, la lontananza dalla famiglia. Allo stesso tempo, però, ha la possibilità di migliorarsi e soprattutto di mettere in pratica gli insegnamenti avuti nel corso degli anni.

Dopo una parentesi lavorativa a Sydney, Giuseppe è ritornato a Mosca dove ha inaugurato una pizzeria tutta sua: Vesuvio by Giuseppe Peluso. In questo locale take away, nel mercato a sud della capitale russa, ha potuto dare massimo sfogo alla sua creatività ponendo le basi per start up simili in Iran e Azerbaijan. Ora si sta occupando di una consulenza in Crimea a Yalta ed ha fatto anche consulenze ad Almaty in Kazakistan. Per il futuro è pronto ad aprire una pizzeria a Torre del Lago nello stadio dei Titani rugby.

Nel corso della sua carriera Giuseppe ha partecipato a numerosi concorsi mettendosi in gioco con altri abili pizzaioli. In particolare ha preso parte al Pizza Village, al Master Pizza Champions e al Trofeo dello Stretto.

Nel corso degli anni Giuseppe è diventato molto versatile anche se ha un suo metodo di lavorazione preferito. In particolare per preparare l’impasto utilizza acqua in bottiglia dei monti del Caucaso, lievito di birra e farina 00 con circa 48 ore di lievitazione. Inoltre nelle sue preparazioni presta massima attenzione alle temperature, all’umidità e alla qualità degli ingredienti (scelti personalmente da lui). Uno dei meriti maggiori di Giuseppe è essere riuscito ad adattarsi a un ambiente diverso in cui la cultura della pizza non è così accentuata. Il suo successo più grande, però, è stato quello di essere riuscito a ‘convertire’ i clienti. Questa storia è la dimostrazione di come con impegno e passione si possano raggiungere anche i risultati più importanti. L’obiettivo di Giuseppe è continuare a crescere e, grazie alla collaborazione con la Federazione Italiana Pizzaioli (Fip), presieduta da Giuseppe Santoro, esportare il suo marchio in giro per il mondo.

RED

 

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