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Pubblicato il Gennaio 30th, 2015 | Da admin

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OSTERIA DI PORTA CICCA A MILANO: UNA SCOMMESSA VINCENTE

L'Osteria di Porta Cicca a Milano si trova sulla sponda destra dell’antico Naviglio GrandeOsteria di Porta Cicca это романтический ресторан шарма, расположенный в традиционном районе Navigli. Это идеальньое место, где можно найти кулинарное экспериментирование, обслуживания клиентов и эстетический вкус.

Ho incontrato per la prima volta Antonietta, la padrona di casa dell’Osteria di Porta Cicca oramai  sette anni fa, quando per una fortunata casualità ho messo piede in questo piccoloI famosi cavatappi dell'Osteria di Porta Cicca a Milano ristorantino situato nel cuore pulsante della movida milanese; galeotti furono una miriade di cavatappi esposti su di un tavolino in vetrina che incuriosendomi per la loro stravaganza mi invitarono ad entrare.  Da subito ho trovato divertente il nome del locale, con cui abitualmente i vecchi milanesi amano chiamare la Porta Ticinese, una delle sei porte principali di ingresso a Milano attraverso le mura spagnole. Nata quarantacinque anni fa a Tricarico, in Basilicata, Antonietta, è una donna solare e piena di energia; mi confessa di aver iniziato la sua attività lavorativa nei campi, dedicandosi alla cura della campagna, proprio a diretto contatto con i prodotti della terra. Fin da ragazza però il suo più grande desiderio era quello di trovare fortuna lontano dal “paesello natio” – fa una breve pausa ridacchiando divertita ripensando al suo passato – andarsene da quella regione meno ricca di opportunità e sbocchi professionali ed avere qualcosa di suo da gestire. Giunge nella “Milano da bere” anni 80 e fa importanti esperienze a diretto contatto con il pubblico e nella gestione di locali, per poi recarsi nella romantica Parigi dove dirigerà per dieci anni un ristorante. Rientra in Italia per rilevare un American bar che diverrà nell’arco del tempo un punto di riferimento per la buona cucina a Santa Margherita Ligure. Proprio qui a “Santa” nasceranno due dei cavalli di battaglia culinari dell’Osteria di Porta Cicca, tutt’oggi presenti sempre nel Menù, gli “scampi Una immagine della vetrina dell'Osteria di Porta Cicca a Milanodell’osteria” e le “delizie di mare”; quest’ultimo è uno dei miei piatti preferiti perché, oltre ad essere un ricco antipasto, mi dà la possibilità di provare ben 6 tipologie di pesce diverso, di cui tre crudi. La sua passione per il food però era così forte che per scommessa decide di rilevare “l’Osteria di Porta Cicca”, sfidando a colpi di ricette i numerosi ristoranti presenti sui navigli. Antonietta mi confessa che oggi è soddisfatta per aver realizzato un ristorante speciale, in cui il suo ospite viene accompagnato con professionalità e maestria nelUna immagine dell'Osteria di Porta Cicca a Milano vivere un’esperienza sensoriale. Qui all’Osteria di Porta Cicca il menù cambia ogni quaranta giorni per garantire la stagionalità dei prodotti utilizzati. Antonietta, con l’aiuto dei suoi cinque collaboratori, da oramai sette anni gestisce quotidianamente con estrema cura e dedizione tutto ciò che gravita intorno al ristorante, ordini, menù, sito web, rapporto con i clienti e persino corsi di cucina: dall’impasto per il pane, alla pasta fresca sino ai dolci. I corsi hanno una durata di 12 ore distribuite su tre settimane e dove sono ammessi non più di tre partecipanti, perché come mi dice lei: “si deve imparare a cucinare”! Da qualche mese l’Osteria di Porta Cicca pensa anche ai più giovani, ha infatti creato un menù ad hoc composto da antipasto, una scelta tra un primo e un secondo, dessert e calice di vino ad un prezzo accattivante, 35 euro; e questo perché secondo Antonietta i giovani possono educare il loro palato alla buona cucina andando al ristorante. Chiedo ad Antonietta quali sono i suoi progetti per il futuro e con una spiazzante naturalezza mi risponde: “continuare a lavorare nel mio ristorante, mettendoci sempre più amore e passione in tutto quello che faccio”. Amore e passione sono proprio i tratti distintivi di Antonietta, una persona sensibile, generosa e molto attenta al prossimo che si spende attivamente in concrete opere di volontariato a favore dei senza tetto del quartiere; il suo amore verso gli altri e l’attenzione al benessere di chi la circonda si riversano nell’Osteria di Porta Cicca, luogo di perfetto incontro tra sperimentazione gastronomica, cura del cliente e gusto estetico. Antonietta desidera concludere la nostra intervista con questa citazione: “La gratitudine è ricchezza, la lamentela è povertà; ed io sono grata“.logo Osteria di Porta Cicca

Francesca Brienza

 

 

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