Site icon Russia News / Новости России

OBUV’ MIR KOZHI: TORNA LA MANIFESTAZIONE CHE PORTA IL CALZATURIERO ITALIANO IN RUSSIA

 La lenta normalizzazione dell’emergenza pandemica che negli ultimi due anni ha imposto la sospensione, o la declinazione in format digitali, delle principali manifestazioni fieristiche consente a BolognaFiere – che organizza OBUV’ MIR KOZHI con il supporto di Assocalzaturifici, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ITA (ITALIAN TRADE AGENCY) – di riproporre la manifestazione nel suo format tradizionale. OBUV’ MIR KOZHI torna in fiera – nella sua sede tradizionale a Mosca (Expocentre) fino al 22 ottobre – e gli espositori possono presenziare l’attività e incontrare nuovamente di persona i propri clienti.

Per bypassare le limitazioni imposte dalla pandemia nell’ultimo anno BolognaFiere ha messo a disposizione, degli espositori e della business community del settore calzature, un format innovativo – proposto per due edizioni – che ha consentito alle imprese italiane di partecipare attivamente, da remoto, alle attività commerciali avendo in loco i campionari e personale esperto nella presentazione e gestione dei rapporti con i clienti. Un’esperienza positiva, apprezzata dalle imprese e dai buyer che hanno potuto mantenere vivi i contatti commerciali e l’export con la Russia.

Obiettivi importanti, frutto del know-how organizzativo di BolognaFiere, delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali, della profonda conoscenza del mercato russo e di un team operativo esperto e motivato.

L’edizione autunnale di OBUV’ MIR KOZHI 2021 si presenta, ora, con ottime aspettative: un numero di espositori in crescita – oltre 90 – e un ancor più importante lavoro preparatorio, a sostegno dell’industria calzaturiera italiana, svolto in sinergia con ITALIAN TRADE AGENGY. Il mercato russo rimane, per le imprese italiane uno sbocco importante, nonostante la battuta d’arresto imposta dalla pandemia: un mercato mosso da consumatori con una buona propensione all’acquisto di scarpe di fascia e di qualità alta, caratteristiche ben espresse dal made in Italy.

 UNO SGUARDO AI TREND DI MERCATO

Nei primi sei mesi del 2021l’export di calzature verso i mercati dell’area CSI ha registrato 2.724.463 paia, di cui 2.052.209 verso la Russia (Fonte: Elaborazione Centro Studi Confindustria Moda su dati ISTAT).

La Russia è, oggi, il 9° mercato in termini di valore e il 10° in volume nella graduatoria dei Paesi di destinazione nel periodo gennaio-giugno 2021.

L’analisi dei segmenti merceologici vede posizionate con la quota maggiore – in quantità – le calzature Donna, 64.5%, seguite da quelle Uomo 21% e, a seguire, Bambino 6,8% e altro 7.7%. L’incidenza in valore evidenzia per il segmento Donna un’incidenza del 66.3%, Uomo 24.4%, Bambino 3.5% e Altro 5.8%.

Analizzando l’export verso la Russia per Regione di produzione (gennaio-giugno 2021), si collocano in pole position le Marche con 40.50 mln di fatturato (+21,2% rispetto al primo semestre 2021), seguite dalla Lombardia con 23.58 mln di euro (+56.7% rispetto al 2020), il Veneto con 20.07 mln di euro (+25.8% sul 2020), l’Emilia-Romagna con 18.86 mln di euro (+39.4% sul 2020) e la Toscana con 12.59 mln di euro  (+82.4% rispetto al 2020). A seguire, nell’ordine, Piemonte, Umbria, Campania, Puglia, Lazio e altre con fatturati inferiori ai 10 mln di euro.

Volendo citare le provincie “virtuose” in termini di export le prime cinque posizioni sono occupate da: Fermo con un fatturato, sempre nel primo semestre 2021, pari a 27.77 mln di euro ((+24.7% sullo stesso periodo 2020), Milano con 20.84 mln di euro (+68.8%), Treviso con 11.11 mln di euro (+32.8%), Forlì-Cesena con 11.4 mln di euro (21.9%) e Firenze con 9.73 mln di euro (+78.1%). (Fonte COEWEB ISTAT (elaborazione Assocalzaturifici del 23/9/2021 – dati provvisori).

Siamo felici di tornare allo svolgimento della fiera in presenza – dichiara Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere – e di offrire, con questa edizione di OBUV’ MIR KOZHI, un contributo tangibile per sviluppare nuovi contatti e opportunità commerciali con un mercato a forte attrattività per i calzaturifici italiani. Le ultime due edizioni dell’evento, in cui abbiamo sperimentato nuovi format digitali, hanno consentito agli imprenditori italiani di mantenere vivo e attivo il dialogo con il mercato CSI e di aprire, anche sul fronte digitale, canali di incontro fra domanda e offerta. Il sostegno offerto da BolognaFiere alle imprese per superare le difficoltà imposte dall’emergenza pandemica, ha ulteriormente rafforzato il ruolo della Società di partner essenziale nella definizione delle strategie di internazionalizzazione, con cui lavorare per rendere più performante possibile la partecipazione a un evento fieristico”.  .

“Il mercato russo, nonostante le criticità patite a partire dalla crisi finanziaria e politica del biennio 2013-2014 – dichiara Siro Badon, presidente Assocalzaturifici -, rimane una priorità per l’industria della calzatura italiana, a tutti i livelli. La clientela russa risponde ad una domanda di beni di lusso e di fascia alta che è rimasta costante nel tempo. Le difficoltà nella distribuzione retail, dovute ad un processo di selezione avviatosi nel 2013 e complicato da alcune misure protezionistiche e di controllo sul mercato adottate dal Governo russo, penso alla marcatura obbligatoria, per esempio, sono state parzialmente compensate dalla crescita esponenziale dei canali digitali. Piattaforme come Ozon.rulamoda.ru e wildberriers.ru hanno guadagnato quote di mercato, ma hanno anche aiutato il retail tradizionale ad evolversi. Ora quasi tutti i clienti utilizzano i social media per vendere e promuovere i propri prodotti. Questo apre nuove opportunità che la nostra manifestazione intercetta, perché è il più importante evento b2b riconosciuto in tutto il Paese come punto di riferimento indiscusso per chi vuole introdurre il prodotto calzaturiero italiano sul mercato. Ci attendiamo, dopo gli ottimi risultati ottenuti a MICAM92 in cui anche i buyer russi sono tornati a visitare la rassegna, una buona affluenza. La collaborazione con ICE Agenzia, anche a Mosca, diventa assolutamente imprescindibile perché ci consente di selezionare buyer importanti, qualificati da tutte le province della Federazione Russa e accoglierli in fiera. Sono fiducioso che la nuova edizione di Obuv possa rappresentare per le nostre imprese, dopo le restrizioni dovute alla pandemia, l’occasione per la ripresa degli interscambi commerciali con la Russia e l’area CSI”. 

Il Direttore dell’Ufficio ICE di Mosca, Francesco Pensabene, ha dichiarato: “I dati delle Dogane russe per i primi 7 mesi del 2021 evidenziano che le importazioni delle calzature italiane in Russia ammontavano a 167,7 mln di euro, con una quota di mercato del 10,5%. L’Italia si è classificata il terzo Paese fornitore, con una crescita significativa del 46,6%, rispetto allo stesso periodo del 2020. Per quanto riguarda i dati delle importazioni in Russia della pelletteria italiana – sono state pari a 96,3 mln di euro, con una quota di mercato del 18,9%. Nei primi 7 mesi del 2021 l’Italia ribadisce la sua posizione di secondo Paese fornitore, con una crescita del 54,4% rispetto al 2020. Per la 55ᵃ edizione della fiera OBUVMIR KOZHI 2021 (alla quale partecipano circa 80 aziende italiane), la più importante rassegna dedicata alle calzature e alla pelletteria di fascia medio-alta in Russia, organizzata in collaborazione con Assocalzaturifici e BolognaFiere, l’Agenzia ICE di Mosca ha invitato una delegazione di 40 operatori russi e bielorussi provenienti da diverse città della Federazione Russa e Bielorussia, che avranno possibilità di fare gli ordini commerciali per i loro clienti fedeli al prodotto Made in Italy” .

RED

CLICCA MI PIACE:
Exit mobile version