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MOSCA: BASTA CON L’USO DEL DOLLARO E DI TUTTI I SISTEMI DI PAGAMENTO AMERICANI

Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha annunciato attraverso il giornale “International Affairs” che Mosca intende intensificare i lavori per ridurre la dipendenza dai sistemi di pagamento statunitensi. La Russia lavorerà per ridurre la sua dipendenza dal dollaro come valuta di pagamento, ha detto Ryabkov. “Certamente intensificheremo i lavori legati alla sostituzione nell’importazione, alla riduzione della dipendenza dai sistemi di pagamento statunitensi, dal dollaro come valuta di pagamento internazionale e così via. Questo fatto sta diventando una necessità”.

Inoltre su Sputnik Radio lo scorso 7 agosto, Ryabkov ha dichiarato che gli Stati Uniti usano il loro dominio nel sistema monetario e finanziario per esercitare pressioni su paesi esteri, tra cui quella della Russia: “Per gli europei – ha detto il vice ministro degli Esteri russo – le azioni statunitensi sono segno di una concorrenza in buona parte sleale da parte dell’America, che usa la sua posizione dominante nel sistema monetario e finanziario internazionale e il sistema dei pagamenti internazionali, le specificità del suo sistema giuridico, in cui l’extraterritorialità è prioritaria, per fare pressione sul commercio ovunque. Sull’attività cinese, sul business europeo, su quello russo, su qualsiasi cosa”.

Sergey Ryabkov ha poi affermato, sempre su International Affairs,  che a meno che non riducesse  la dipendenza dal sistema finanziario statunitense, la Russia sarebbe appesaad un gancio, che è esattamente quello che vuole (Washington) (…) È importante per noi creare efficienti schemi di economia che garantiscano una minore dipendenza dal dollaro, dal sistema monetario statunitense“.

Ai primi di luglio, il presidente russo Vladimir Putin e il leader della Cina Xi Jinping hanno accettato di continuare a fare un uso più ampio delle monete nazionali nei pagamenti e negli investimenti reciproci. Sono stati discussi anche negoziati sull’uso delle valute nazionali negli scambi bilaterali con India, Iran, Turchia.

Il 2 agosto, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato nuove sanzioni contro Corea del Nord, Iran e Russia. Per quanto riguarda Mosca, le sanzioni sono legate alla presunta intrusione della Russia nelle elezioni presidenziali del 2016 e riguardano i settori della Difesa e dell’Economia e limitano le relazioni con le banche e le società energetiche russe. La legge limita anche la capacità del presidente americano di alleggerire qualsiasi sanzione a Mosca chiedendo all’approvazione del Congresso.

RED

 

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