L’ultimo decennio ha visto una esplosione della domanda di calzature in termini di volume (+25%) e di
L’Asia complessivamente nel 2017 detiene l’87% del mercato mondiale della produzione in questo settore merceologico ma negli ultimi anni si è verificata una significativa tendenza al re-shoring dei manufatti di qualità, di cui ha beneficiato l’Europa, che vede raggiungere il picco decennale in termini di quantità della produzione (13,8%), accompagnato da una quota sul valore del 36%.
Per quanto riguarda il settore della calzatura Italiana nell’est Europa, nel corso del 2018 si e’ partito con una flessione generale delle esportazioni italiane verso l’area dell’ex CSI del -7% in valore e -2% in quantità. All’interno di questo dato negativo, riconducibile a un crollo (-22,5%) per le calzature da donna, alla contrazione del segmeno pantofole (-50%) e sandali (-18.6%). Si riscontrano piccoli segnali in incoraggianti in sottosettori specifici: degli stivali (+35,5%), delle calzature sportive (+11,1%), coi come le calzature con tomaia “unisex” (+17,4%), le calzature di sicurezza (+85,6%), che però ancora hanno volumi molto marginali.
L’andamento dei prezzi medi ha visto dinamiche annuali incoraggianti: (+9,7%) nelle calzature sportive, (+267,7%)
L’export delle calzature italiane in Russia è trainato da prodotti in pelle e cuoio (64,2%), seguiti dal tessuto (15,6%) e dal sintetico (19,3%) ma con una differente performance che mostra variazioni significative.
Anche la composizione delle aree di produzione calzaturiera il cui export è orientato verso la Russia sta mutando. Nell’ambito di un calo complessivo, le Marche detengono ancora un primato con il 36,9% ma in drastico calo rispetto all’anno precedente (-23,6%). L’Emilia Romagna, al secondo posto, è in flessione (-8,8%) mentre la terza e la quarta posizione, Lombardia (+5,2%) e Veneto (+5,9%) registrano interessanti segni di ripresa.
I principali canali di vendita sono rappresentati dagli ipermercati, negozi specializzati (outlet retail localizzati prevalentemente in periferia e generalmente nei grandi centri commerciali), department Stores, Catene Monomarca,
Showroom (spesso concetrate in “shopping streets” o in “aree ex-industriali” riqualificate, dei grandi centri urbani
Il presente articolo è tratto da un’analisi di mercato effettuata da GruppoBPC International durante le sue attività di monitoraggio dei trend di consumo.
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