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Il mercato del vino in Russia

Il mercato del vino a livello mondiale negli ultimi anni ha allargato notevolmente i propri confini, conquistandol’Asia, il Sudamerica, il Nord-Europa, e anche l’Africa, oltre ai bacini storici di
consumo, come l’Europa egli Stati Uniti. In particolare nel 2016 si è registrata una crescita importper Cina (+16%), Brasile (+12%)e il mercato nord-americano (+3.2%). Stabile, o leggermente in
diminuzione, l’import di vino in Russia, a fronte della recente crisi economica che ha attraversato il paese, che comunque è oggi in ripresa.
Secondo le stime dell’OIV, la produzione di vino nel 2016 ha raggiunto a livello globale un totale di 259,4 milioni di ettolitri. Il primo Paese produttore è l’Italia, seguita da Francia, Spagna e Stati Uniti, mentre scende drasticamente la produzione nei Paesi dell’America del Sud e in Sudafrica. Secondo i dati Istat, la produzione italiana di vino ha raggiunto nel 2016 quota 50.1 milioni di ettolitri.
In particolare il segmento dei vini bianchi, trainato dagli spumanti, ha rappresentato il 54% della produzione totale (+4%) e anche la produzione di vino rosso è stata in leggera crescita (+2%).
La categoria che ha fatto segnare la crescita maggiore è stata quella dei vini da tavola (+12%), seguita dal rialzo del vino DOC (+2%), mentre ha subito un calo la vendita di vini IGT (-4%).
Dal punto di vista geografico, la produzione è stata in crescita sia al Nord che al Sud (3% e 5% rispettivamente), soprattutto in Puglia e Veneto, mentre ha registrato un leggero calo in centro
Italia (-3%). Nel 2016 l’export italiano valeva 5,6 miliardi di Euro, con una notevole crescita del prosecco (+37%), seguito dai rossi Dop Piemonte (+2,1%) e Veneto (+2%), mentre hanno registrato una flessione i rossi Dop Toscana e lo spumante Asti (entrambi -4,6%). I primi mercati di riferimento per l’export italiano sono stati i principali paesi produttori, tra cui Stati Uniti (+3%), Australia (+14%), Spagna (+1%), e Francia (+5%), dove lo spumante ha segnato un incremento in doppia cifra (+57%). Prosecco, Asti, Trento Doc e Franciacorta guidano la classifica dei più bevuti all’estero.
Nonostante ricopra solo l’undicesimo posto nella classifica della produzione mondiale di vino, la Russia ha delle concrete potenzialità d’incrementare la produzione per far fronte al crescente
consumo interno e per destinare dei volumi anche all’export. Negli ultimi 10 anni la superficie vitata è aumentata del 30%, raggiungendo gli 85mila ettari. Inoltre, il prezzo delle licenze alle aziende vinicole è diminuito e i produttori hanno potuto accedere alle sovvenzioni statali.
I vini italiani hanno segnato una crescita del 16%, mentre di grande interesse è il mercato ucraino , dove l’Italia è il principale esportatore di vino. Nel 2015 l’Italia si è affermata come primo importatore in Russia. Questo rappresenta l’opportunità di consolidare la posizione nel settore vinicolo attraverso un aggiuntivo sforzo di marketing e pubblicità grazie al quale si potrebbe conquistare la fiducia dei consumatori. Le aziende italiane dovrebbero inoltre seguire il trend relativo al vino biologico, legato al desiderio dei consumatori di adottare uno stile di vita più salutare,
e quello riguardante il maggiore interesse verso confezioni di dimensioni ridotte.
Il presente articolo è tratto da un’analisi di mercato effettuato da GruppoBPC International (www.gruppobpc.com) ed è possibile approfondire l’argomento scaricando gratuitamente l’intero
Industry Report al seguente link: http://gruppobpc.com/uploads/industry-reports/GruppoBPC_International_-_Market_Report_-_Mercato_del_Vino_-_RUSSIA_-_2017.pdf
GruppoBPC International
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