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L’EXPO RAFFORZA I LEGAMI FRA L’ITALIA ED IL KAZAKISTAN

I colori e i costumi  del Kazakistan al padiglione di Expo 2015Milano – La giornata nazionale del Kazakistan, all’Expo che si sta tenendo a Milano, ha suggellato ulteriormente i buoni rapporti esistenti fra l’Italia ed il paese asiatico che in questi ultimi anni è divenuto una delle mete più ambite per gli imprenditori. Un giusto riconoscimento per un paese che ha allestito uno dei padiglioni più apprezzati dalla stampa e dai visitatori, che ha assunto un ruolo strategico nei rapporti fra il continente europeo è quello asiatico. Un media center pieno di colleghi Kazaki faceva da ideale sfondo al clima di attesa che si respirava per l’arrivo delle due delegazioni.
Del resto, l’agenda degli appuntamenti previsti era davvero piena. Al rituale dell’alzabandiera, infatti, ha fatto seguito una serie di business meeting, culminati con l’incontro fra il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con il Presidente della Repubblica del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev.
Dopo i saluti di rito, dove veniva ribadita l’importanza delle relazioni economiche fra l’Italia ed il Kazakhstan, era la volta della visita al padiglione kazako che per l’occasione  si vestiva a festa per l’arrivo del suo capo di stato Nazarbajev, accolto da tanti applausi e da ragazzi con bellissimi costumi che richiamavano il mito di Gengis Khan, tanto sapientemente descritto da Marco Polo, in quella via della seta che ormai è entrata nel mito. “Questi costumi – ci raccontava una hostess, scambiando alcune veloci impressioni in inglese – rappresentano le varie aree del nostro grande paese. Per noi, le tradizioni sono molto importanti“.
Gli abiti damascati ed orientaleggianti indossati, che simboleggiavano anche le tradizioni di questo paese, catturavano la curiosità dei tanti visitatori presenti che non si lasciavano sfuggire l’occasione per immortalare con alcune foto questa autentica attrazione. Modernità e tradizioni, si mescolavano in un unico suggestivo mix, dove il giallo ed il blu (colori della bandiera nazionale kazaka) risaltavano in tutta la loro vivacità. Particolarmente rigido il protocollo di sicurezza, con un massiccio spiegamento di forze dell’ordine e vigilantes che creavano un autentico cordone umano all’arrivo della delegazione kazaka.
L’attenzione si spostava quindi all’Auditorium del Padiglione Italia dove, alla presenza di un folto numero di operatori dell’informazione avevano inizio, con il Business Forum Italo-Kazako, i colloqui bilaterali. “L’Italia è uno dei maggiori investitori nel nostro paese – ha affermato Borisbiy Zhangurazov, Presidente dell’Agenzia Nazionale per l’Export e per gli Investimenti “Kaznex Invest”negli ultimi 10 anni, così come attesta la presenza di società come l’ENI, l’ItalCementi e la Tenaris. Inoltre disponiamo di un portafoglio di settori di attività in cui con il sostegno del nostro governo, ci sono oggi molte imprese italiane. Oltre 200 miliardi di dollari attratti, che hanno reso il Kazakhstan una delle principali mete per gli investimenti. Abbiamo attuato una serie di misure, come la defiscalizzazione degli utili per 10 anni, insieme a procedure snelle per la costituzione delle imprese. Non ci sono più visti, perché riteniamo questa procedura abbondantemente superata. Ed esistono una serie di pacchetti definiti “100 passi concreti” che siamo sicuri renderanno ancora più favorevole le condizioni per le imprese“.
Concetto ribadito anche dal Presidente dell’Istituto Italiano per il Commercio Estero, Riccardo Monti che ha evidenziato come “il Kazakhstan sia diventato un paese particolarmente attrattivo per i nostri investimenti, come testimoniano gli accordi stipulati oggi. Disponiamo di una filiera con cui poter provvedere far costruire la filiera agroalimentare di questo paese, così come possiamo dire la stessa cosa per la manifattura dove stanno nascendo degli interessanti distretti industriali. Anche nella knowledge information, si stanno facendo enormi passi in avanti. Apriremo nei prossimi giorni un ufficio ICE ad Astana, perché esistono concrete possibilità di business a brevissimo termine“.
Del resto, l’importante ed autorevole società di rating “Ernst & Young” non a caso ha attribuito il punteggio migliore al Kazakhstan, fra i paesi della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti), definendo “stabili” le prospettive di investimento anche per il 2015. Ma non sono solo l’agricoltura e la manifattura a fare la parte del leone: il programma governativo che prevede lo stimolo ed il sostegno per le nuove imprese (75.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, negli ultimi anni), si rivolge anche ai settore energetico dove è presente l’ENI che ha stipulato un accordo con la KazMunayGas per l’esplorazione congiunta del blocco kazako di Isatay. O agroalimentare, come testimonia l’esperienza del Gruppo Cremonini.
Iniziava così la cerimonia ufficiale con la firma di una serie di memorandum bilaterali commerciali, alla presenza di molti imprenditori italiani che hanno deciso di guardare ad est, quale nuovo orizzonte del loro business. In notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia,  l’incontro al vertice fra il presidente del consiglio Matteo Renzi ed il presidente kazako Nazarbayev. Proprio quest’ultimo ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente “l’Italia da cui sono certo riusciremo ad imitare la buona organizzazione dell’Expo nel 2017.  Apprezziamo la collaborazione, nonostante la congiuntura economica – ha poi proseguito Nazarbayevcome testimonia la collaborazione fra i nostri paesi a livello di investimenti. Dal canto nostro, la priorità sarà sempre quella di agevolare ed incentivare gli investimenti. In particolare, ha incontrato il nostro favore un progetto agroalimentare sulla carne. Abbiamo delle agevolazioni fiscali per le nuove imprese, che sono esentate dal pagamento delle tasse sugli utili, ed inoltre rimborsiamo il 30% dei costi a chi investe. In quale altro paese è possibile tutto ciò? Abbiamo eliminato le procedure per ottenere i visti, non solo per l’Italia ma anche per la Svizzera, la Finlandia, Singapore ed il Principato di Monaco. Dopo il crollo dell’URSS, abbiamo vissuto un momento molto difficile, ed è solo da 15 anni che le cose sono cambiate. L’anno prossimo ad Astana apriremo un centro per gli investitori ad Astana, basata sul diritto anglosassone. Per favorire il lavoro dei rappresentati dei business dei paesi esteri, è aperto il Consiglio Permanente degli Investimenti. Il bacino di utenza, considerando i paesi dell’area doganale eurasiatica è di circa 170 milioni di persone e le nostre leggi e misure, ci rendono uno dei gate migliori sulla nuova via della seta. Sono stati già investiti 500 miliardi di dollari in infrastrutture da parte della Cina, così come anche la Russia ha fatto altrettanto nella costruzione di un corridoio commerciale che parte da Amsterdam per arrivare fino a Pechino. Il Kazakhstan si troverà proprio su quella via di passaggio. Per noi è un onore – ha poi concluso – ospitare la prossima edizione dell’Expo dedicata all’energia futura, ed intendo invitare il governo e gli imprenditori italiani. Ma gli scambi fra i popoli non devono essere solo economici, ma anche e sopratutto culturali. Abbiamo molto da dare come il frumento o il latte di cavalla, che a noi piace tanto“.  In effetti con un flusso di export pari a oltre 700 milioni di euro ( dati 2013), l’Italia è il secondo maggiore esportatore europeo in Kazakistan dopo la Germania, e il sesto a livello globale: una performance trainata dalla meccanica strumentale (che da sola rappresenta il 43,3% dell’export italiano nel Paese) e dalla moda (22,1%). Il portafoglio di operazioni di export e investimenti italiani assicurati da Sace in Kazakistan ammonta a 67 milioni di euro e si concentra prevalentemente nei settori dell’industria metallurgica e delle infrastrutture e costruzioni, ma il potenziale offerto dal Paese nel medio termine è più articolato.
Il premier Renzi ha ricambiato i complimenti, ponendo l’accento sui “tanti business che stiamo firmando con il Kazakhstan che quest’anno triplicheranno, passando dai 200 milioni di dollari dello scorso anno, ai 600 del 2015. Ma c’è un punto che mi preme sottolineare, ovvero la collaborazione a livello internazionale nella lotta al terrorismo globale. È necessario uno sforzo comune geopolitico per combattere questa minaccia che tanti morti ha mietuto nelle ultime ore. Agli imprenditori dico che nel prossimo mese di dicembre, verranno con me ad Astana. Così come il presidente Nazarbayev ricambierà la visita nel 2016, in un’altra città italiana, prima della prossima edizione di Expo. Il legame con questo paese si allarga anche nello sport, se pensiamo che la squadra ciclistica più forte del mondo è l’Astana  ( anche se il Giro d’Italia 2015 è stato vinto dalla squadra russa Tinkoff-Saxo con Alberto Contador – n.d.r.), composta da corridori italiani come Fabio Aru che tanto bene ha fatto al recente giro d’Italia  e Vincenzo Nibali. Un binomio vincente che si allarga all’agroalimentare, ai tessuti, ai mobili, ai macchinari. C’è molto da fare e questo rapporto andrà curato ed approfondito. C’è l’accordo di partenariato con l’UE e l’ingresso del Kazakhstan nell’Organizzazione del Commercio Mondiale, quali successi indiscutibili, riportati dal governo Nazarbayev. C’è un grande bisogno – ha quindi terminato – di popoli e di stati che camminino insieme in un comune percorso di pace, per sconfiggere gli estremismi ed i terrorismi. Del resto, il tema di questo Expo è quello di nutrire il pianeta. Ed anche gli sforzi di paesi come il Kazakhstan, rispondono a questa logica“.
Particolare curiosità ha poi destato la presenza della squadra di ciclismo Astana Pro Team che ha presentato in anteprima l’avveniristico pullman che accompagnerà gli atleti in giro per il mondo e che farà il suo debutto ufficiale all’ormai imminente Tour de France. Così come molto apprezzate sono state le interpretazioni dei più famosi musicisti kazaki dei più famosi brani della tradizione canora nostrana, come “Caruso” di Lucio Dalla e la “Traviata” di Giuseppe Verdi (particolarmente applaudita l’esibizione del soprano Maria Mudriak) passando per le canzoni folcloristiche del paese transcaucasico. Il Kazakhstan è dunque pronto a raccogliere il testimone nell’organizzazione della prossima edizione dell’Expo, che si terrà nella capitale Astana nel 2017.

Francesco Montanino

(Foto credits: Expo 2015/Daniele Mascolo)



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