Politica

Pubblicato il Novembre 25th, 2013 | Da admin

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Il Presidente Putin arriva in Italia ed anche il Papa deve attendere

Un corteo di 50 automobili, cinque aerei e 11 ministri. Dopo sette anni, il Presidente russo Vladimir Putin torna in veste ufficiale in Italia per due giorni di incontri che vanno da quello in Vaticano con Papa Francesco a quello di Palazzo Grazioli con l’amico Silvio Berlusconi.

Ed è proprio in Vaticano che Papa Francesco ha atteso Putin quasi un’ora oltre l’orario previsto.  Percorsa via della Conciliazione e attraversata piazza San Pietro, il corteo presidenziale è infatti entrato in Vaticano dall’Arco delle Campane.  L’incontro è durato un’ora e mezza.

A seguire un incontro di circa 40 minuti con Romano Prodi, di cui Ushakov ha ricordato le vesti di emissario Onu per il Sahel, e infine l’incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in Quirinale.

Un’agenda  fittissima, ma Vladimir Putin non poteva certo rinunciare a un rendez-vous con il vecchio amico Silvio Berlusconi. E così, il leader russo si è diretto verso  Palazzo Grazioli, nella settimana più difficile del Cavaliere che, a sole 48 ore dal voto del Senato sulla sua decadenza, potrà così trovare il conforto di un amico dal quale non è mai stato abbandonato. Il Cavaliere potrebbe trovare ben più di una spalla su cui sfogarsi. Putin, secondo i retroscena più estremi emersi su alcuni quotidiani nei giorni scorsi, potrebbe addirittura consegnare a Berlusconi un passaporto diplomatico russo per fornirgli una via di fuga dalle toghe. Fantapolitica? Può darsi, ma di certo la Costituzione russa dà al presidente questa prerogativa. E in gennaio lo stesso Putin accordò con un decreto all’attore francese Gerard Depardieu – in cerca di una nuova residenza per sfuggire alla tassa sui super ricchi di Hollande – la cittadinanza russa.  “È un’ipotesi che non ho mai considerato, desidero che la mia innocenza venga fuori a tutto tondo, io sono italiano al cento per cento e non prevedo scappatoie straniere», ha tagliato però corto il leader di Forza Italia rispondendo alla stampa in una suo intervento odierno.

Anche Il premier Enrico Letta è convinto che la cooperazione tra Italia e Russia, «già ai massimi livelli», crescerà ulteriormente e sarà «particolarmente proficua» il prossimo anno, quando Roma avrà la presidenza di turno della Ue e Mosca quella del G8. “Dobbiamo superare luoghi comuni e timori che gettano un’ombra sui nostri rapporti. Lo vediamo oggi nei problemi del cosiddetto partnenariato orientale della Ue, nei rapporti con Ucraina e altri paesi”, ha osservato in un’intervista all’agenzia Itar-Tass, al quotidiano governativo Rossiskaya Gazeta e alla tv statale Rossia 24. “Con la nostra presidenza Ue vogliamo lavorare per superare queste divergenze e pregiudizi perché siamo sicuri che è nell’interesse sia della Ue che della Russia la cooperazione nei campi politico, economico ed energetico“, ha proseguito. Letta ha sottolineato che la necessità di trovare un accordo con la Russia per risolvere molte questioni internazionali, dalla Libia (dove il «caos è diventato un fattore di instabilità per l’Italia») all’Africa del nord, dalla crisi siriana al Medio Oriente, a partire dal processo di pace israeliano-palestinese.

Pmi, agroalimentare e turismo: sono alcuni dei settori dove sfruttare un potenziale non ancora realizzato pienamente, ha sottolineato Letta. Il vertice di Trieste apre “enormi possibilità” in una città di “importante significato geopolitico” perché “ponte tra Italia ed Europa orientale“, ha spiegato. Per il capo del governo quello energetico resta il “settore chiave”, ma la cooperazione deve crescere in molti settori, tra cui quello metallurgico e aerospaziale. Sul piano economico Letta vorrebbe fosse fatto “un grande passo” verso lo sviluppo delle Pmi, “motore del nostro sistema economico“, per aiutarle ad entrare in un mercato che rappresenta una “grande opportunità”. Idem per il settore agroalimentare e turistico, anche in vista dell’Expo 2015 (che avrà come tema ‘Nutrire il pianeta’). Cultura e arte, osserva il premier, sono il nostro “petrolio“, beni che “noi vogliamo mantenere e tutelare”, anche in chiave di prospettive occupazionali. Sul piano turistico, Letta ha ricordato l’idea di voler proclamare ogni anno una città italiana capitale culturale per promuovere il Belpaese anche al di fuori degli itinerari tradizionali perché l’italia non è solo Roma, Venezia e Firenze.

@RussiaNewsD    Putin in Vaticanoauto Putin arrivo in Italia

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