Il Patriarca Kirill per il Natale ha augurato la pace nelle famiglie e la misericordia di Dio - Russia News / Новости России

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Pubblicato il Gennaio 10th, 2022 | Da Redazione Russia News

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Il Patriarca Kirill per il Natale ha augurato la pace nelle famiglie e la misericordia di Dio

Il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill, a Natale ha espresso auguri di pace e armonia nelle famiglie, amore nei cuori e benedizione di Dio in tutte le buone azioni e azioni. Con queste parole il primate della Chiesa ortodossa russa si è rivolto ai fedeli in un videomessaggio di Natale. “Vorrei augurare che nel prossimo anno la speranza della misericordia di Dio illumini il cammino di vita di ciascuno di voi – ha detto -. Che ci sia pace e armonia nelle famiglie e amore nei cuori. Possa la benedizione di il Signore sia con te, affermando nell’amore, nella bontà e aiutando nelle opere fatte a beneficio del paese natale, per la gioia non solo dei vicini, ma anche di coloro che sono lontani – tutti coloro che hanno bisogno del tuo sostegno e partecipazione. Vacanze, miei cari, Buon Natale! “.

Inoltre, il capo della Chiesa ortodossa desiderava che le guerre, i conflitti interni, anche sul territorio della Russia storica, si fermassero. “Perché la pace sia tra genitori e figli, tra marito e moglie, tra fratelli e sorelle“, ha affermato il patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill nella cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca.
Secondo il Patriarca Kirill, le persone hanno diritto a tale pace, perché il Signore stesso ha sofferto proprio per espiare i peccati e consentire alle persone di godere di pace, gioia, pace e felicità. La Natività di Cristo, una delle 12 feste principali della cristianità, viene celebrata il 7 gennaio nella Chiesa ortodossa russa e in alcune altre chiese ortodosse locali del mondo, nonché nei cattolici di rito orientale e nei protestanti aderenti al calendario giuliano. È dedicato agli eventi di più di 2000 anni fa, quando la Madre di Dio incinta e suo marito Giuseppe arrivarono a Betlemme. Non c’erano posti negli alberghi, passarono la notte in una grotta per il bestiame e lì nacque Gesù.

In una grotta, adagiato in una mangiatoia, anziché in una culla, è raffigurato su icone e nei presepi natalizi. I primi a vedere il neonato furono i pastori, che furono informati della nascita del Salvatore da un angelo. E ancora prima, i Magi si recarono a Betlemme con i doni: videro nel cielo un fenomeno che oggi si chiama Stella di Betlemme.
Il Natale è celebrato il 7 gennaio dai parrocchiani della Chiesa ortodossa russa, nonché dalle chiese di Gerusalemme, serba, polacca e georgiana, nonché dai monasteri athoniti, dai cattolici di rito orientale e da alcuni protestanti aderenti al calendario giuliano. I cristiani che aderiscono al calendario gregoriano e neo giuliano lo celebrano nella notte tra il 24 e il 25 dicembre.

RED

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