Napoli – Si terrà presso lo Spazio Mostre Biblioteca di Area Architettura, del DiARC – Dipartimento di Architettura, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in Via
Il nuovo progetto artistico di Daniele Galdiero vede la realizzazione di 24 scatti fotografici aventi per soggetto occhi nella cui iride sono specchiate architetture della città di Napoli, dal centro storico alle periferie cittadine. Le foto, a colori e senza alcuna correzione digitale, coerentemente con i dettami del pensiero del fotografo partenopeo, sono stampate su carta metallica, di dimensioni 18×18 centimetri. Nella scelta del nome del progetto sono espresse le volontà artistiche del Galdiero.
Il termine I_RIDE, che designa simultaneamente il soggetto fotografico e i suoi significati simbolici, si divide in due parti I + RIDE: con “I” l’eguaglianza di suono della pronuncia di I[ai] (Io, soggetto) e EYE [ai] (occhio) porta acusticamente ad identificare l’individuo con il suo
Il verbo inglese “RIDE” ha molteplici significati legati perlopiù alla conduzione, al guidare mezzi meccanici, al cavalcare, ma anche al viaggiare, al condurre un gioco.
Ed è in questo gioco condotto dall’artista che il mondo circostante è fissato, attraverso la fotografia, sulla superficie riflettente, “ liquida” dell’occhio dell’osservatore. L’occhio del soggetto fotografato non fissa il fotografo: è rivolto altrove. Per il soggetto non è un “occhi negli occhi”, un gioco a due, ma un proiettarsi con lo sguardo oltre l’osservazione in un gioco di traiettorie visive che non è centripeto ma centrifugo, non è convergente
L’oggetto dell’osservazione è l’Architettura, che con le sue geometrie, le sue forme ed i suoi materiali stabilisce un legame profondo con chi la osserva. Non è la qualità del luogo ma la sua significatività a determinarne il valore per il soggetto fotografato. L’artista osserva così la città di Napoli con la sua visione da architetto attraverso gli occhi delle persone che guardano i luoghi a loro familiari ed a cui sono affettivamente ed emozionalmente
Come spesso succede nelle immagini di Galdiero, il fruitore dell’opera finale, ovvero l’osservatore della fotografia stampata in piccolo formato e su carta riflettente, è indotto dall’oggetto d’arte ad amplificare il suo livello di introspezione con un coinvolgimento emozionale che gli consente di cogliere aspetti assolutamente personali dalla realtà rappresentata. La necessità di progressiva focalizzazione dell’oggetto
La mostra resterà aperta dall’8 al 22 giugno 2017. Ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 17,00.
RED