GRUPPO FS ITALIANE E FERROVIE RUSSE STANNO LAVORANDO INSIEME AD UNA LINEA TRIESTE-MOSCA
Una nuova collaborazione tra il Gruppo FS Italiane e le Ferrovie russe in Serbia, per modernizzare con le 
rispettive capacità ingegneristiche l’infrastruttura del paese, ma non solo: è balenata infatti la possibilità di un corridoio Trieste-Mosca, se non Trieste-Cina, dovessero i buoni rapporti tra Russia e Italia proseguire. È il bilancio dell’incontro bilaterale avvenuto ieri a Roma. Protagonisti Oleg Belozerov, CEO delle Ferrovie russe (Rossijskie Železnye Dorogi, RZD) e Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato di FS Italiane. La collaborazione con il gigante russo è strettamente incentrata sulle capacità tecniche italiane, perché a essere coinvolta è Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS Italiane. Questa supervisionerà i lavori della linea Belgrado – Novi Sad e del Posto centrale di Belgrado, 
“cervello” dell’intero traffico ferroviario serbo. Italcertifer, la società invece di certificazione del Gruppo, segue i processi di certificazione per le nuove linee ferroviarie Alta Velocità Mosca – Kazan e Mosca – San Pietroburgo.
L’incontro bilaterale è poi continuato sulle orme dell’incontro avvenuto già a giugno 2019 tra le ferrovie russe (RZD) e quelle ungheresi (MAV) a favore di un nuovo corridoio Trieste -Mosca, che attraversi Slovenia, Ungheria eUcraina, con un 
possibile proseguimento persino in Cina. Un ulteriore tassello di un sistema di trasporti che taglia fuori le potenze atlantiche, Stati Uniti in primis, svolgendosi esclusivamente via terra.
Sono infine attivi anche un Memorandum of Understanding (MoU) e una Road Map of Cooperation per sviluppare con Italferr e Italcertifer la cooperazione ingegneristica per le nuove Dedicated Super Speed Routes (Mosca – Kazan e Mosca – San Pietroburgo).
RED
ARTICOLI CORRELATI:
La Russia non condanna l’attacco iraniano e Zakharova replica: “ma Israele non ha sempre detto di sostenere l’Ucraina”? →
Elon Musk: l’Ucraina potrebbe perdere Odessa e l’accesso al Mar Nero se rifiuta di negoziare →
Lo spazio di fuga: il piano B dell’internazionalizzazione →
