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EXPOCENTRE, LA PORTA DI ACCESSO AL MERCATO RUSSO

Milano – Proseguono le iniziative della Camera di Commercio Italo-Russa (CCIR) per stimolare l’accesso delle nostre imprese nel mercato russo. È stato presentato stamani alla “Sala Pirelli” dell’Italian Trade Agency (ITA), l’Expocentre 2018, ovvero una serie di fiere multisettoriali, dedicate alle imprese che intendono accedere alle tante opportunità di business offerte dal mercato del gigante eurasiatico.

Erano presenti, il Direttore dell’Ufficio di Milano dell’ITA, la dott.ssa Marinella Loddo, il Presidente della CCIR Rosario Alessandrello, il Console Generale della Federazione Russa Alexander Nurizadè, il Vice Presidente della Camera di Commercio e Industria della Federazione Russa Maksim Fateev, il Segretario Generale dell’Assocamerestero, Gaetano Fausto Esposito, il Primo Vice Direttore Generale di “Expocentre Moscow”, Nikolay Gusev ed infine il Direttore del Dipartimento Fiere di “Expocentre Moscow”, Sergey Gusev.

Ad introdurre i lavori, era la dott.ssa Marinella Loddo che ha evidenziato come “l’Expocentre sia una porta molto importante per accedere al mercato russo, ma non solo perché vengono esaminati anche i competitors delle imprese. Sono presenti qui diversi esponenti istituzionali russi, a testimonianza di quanto sia importante questa realtà. Come ICE, stiamo sostenendo le imprese italiane per accedervi, con una serie di iniziative e strutture presenti anche a Mosca”.

Ha poi preso la parola, il Console della Federazione Russa, Nurizadè per il quale “è molto importante la presenza del più importante polo fieristico del mercato russo in una città come Milano dove si fa business. Altro fattore che ci tengo ad evidenziare è l’inversione di tendenza fatta registrare dalla nostra economia con il PIL che continua a crescere, così come sta riprendendo l’interscambio fra Italia e Russia, stando all’ottimo +23% fatto registrare nell’ultimo anno. Stanno aumentando gli investimenti un po’ in tutti i settori produttivi, dall’agroalimentare al turismo passando per l’industria meccanica, e questo nonostante il famigerato problema rappresentato dalle sanzioni. Ribadisco che la Russia è sempre interessata a collaborare con le imprese italiane, in particolare nei progetti di investimento a lungo termine nella cultura, nell’industria e nel turismo. Ed il nostro auspicio è che presto questo periodo negativo ce lo lasceremo alle spalle e riprenderemo a cooperare così come abbiamo sempre fatto”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Segretario Generale di Assocamerestero Gaetano Fausto Esposito che ha specificato il ruolo delle camere di commercio italiane all’estero (“le 60 attualmente presenti svolgono un’attività bilaterale, nel senso che aiutano sia le esportazioni che le importazioni e questo in un contesto di multilateralità e di grande dinamismo come quello attuale”) e fatto un breve focus anche sul mercato russo, sottolineando come “il dato del 23% nell’incremento delle esportazioni in Russia negli ultimi 7 mesi sia davvero importante ed incoraggiante. Il nostro scopo è quello di far sì che le imprese restino all’estero, non solo acquistando e vendendo ma anche trovando i partner locali giusti affinché possano consolidare la propria presenza. Sono circa 18.000 le imprese italiane che esportano in Russia e la rete che stiamo sviluppando grazie alla Camera di Commercio Italo-Russa, in tal senso, ci sta aiutando a fare in modo che i singoli paesi possano diventare delle vere e proprie piattaforme per lo sviluppo di produzione congiunta anche con altre realtà. Ciò aiuta senz’altro le imprese interessate ai processi di internazionalizzazione, nell’ottica di un processo multilaterale. Lo sforzo che le nostre imprese stanno facendo per accrescere la qualità dei prodotti che esportano, non può non trovare un riscontro da parte del mercato russo”.

Il Presidente della CCIR Rosario Alessandrello, ha invece rilevato come “l’interesse per questo mercato sia aumentato, a dispetto di un regime sanzionatorio le cui misure si sono dimostrate a dir poco fallimentari sia dal punto di vista politico che economico, come attesta paradossalmente l’aumento dell’interscambio fra Italia e Russia. Basti pensare che le esportazioni italiane all’estero sono cresciute del 28,1%, così come le importazioni russe, anch’esse incrementate di oltre il 20%. Dovevano produrre effetti dal punto di vista politico, ed invece tutti abbiamo visto che non è stato così. L’Italia ha sofferto enormemente le sanzioni, ma non è certo diminuito il reciproco interesse riguardo alle realtà produttive. La Russia, così come ha giustamente osservato il Console Nurizadè, è tornata nell’economia perché oggi torna ad avere un PIL in crescita”.

L’analisi di Alessandrello ha toccato anche il tema dell’estrema volatilità del rublo che ha influito non poco, in termini di aspettative da parte degli operatori economici, non mancando di rivolgere una stoccata al ruolo preponderante della Germania, a proposito del South Stream. “Non sono state – ha confermato – però solo le sanzioni ad ostacolare gli scambi, così come qualcuno potrebbe essere indotto erroneamente a ritenere. La volatilità del rublo ha indubbiamente influito, e la sua stabilizzazione a quota 63 ha fatto sì che non risentisse della riduzione del tasso d’interesse dal 9% all’8,5%, così come anche l’aver sganciato il tasso di cambio del rublo dal petrolio ha prodotto risultati positivi. Altra notizia, che non viene quasi mai menzionata, è che la Federazione Russa ha finalmente estinto il proprio debito estero, antico retaggio del periodo sovietico. Anche il tasso di inflazione è stato sempre tenuto sotto controllo in questi anni, ed è sostanzialmente in linea con quelli dell’area UE e dell’Italia. Con questo, voglio sfatare alcune dicerie che ancora si raccontano sulla Federazione Russa, in merito alla sua crescita ed anche la stessa efficacia delle sanzioni americane che non hanno minimamente scalfito le prospettive di crescita di questo paese. Per non parlare poi delle palesi contraddizioni manifestate dall’Unione Europea, ed in particolare della Germania, che stabilisce l’agenda di molti paesi del Vecchio Continente, a proposito del gasdotto del North Stream. Questo perché il South Stream che è stato tanto frettolosamente cancellato, la farà diventare di fatto esportatrice del gas russo, avendo di fatto sabotato questo progetto. In merito alla confusione che si respira negli ambienti imprenditoriali italiani sull’essere presenti in Russia, posso tranquillamente affermare che è ingiustificata perché sia chi vuole esportare che chi vuole produrre lì può costituire senza problemi una società di diritto russo ed aggirare l’ostacolo. La Camera di Commercio Italo-Russa è l’unica autorizzata ad entrare nell’omologo sistema russo. La Russia non è un paese bensì un continente e per questo è un mercato disomogeneo, costituito dalla presenza di ben 83 regioni che la rendono il paese più vasto del mondo. Ognuna con proprie problematiche ed in cui ve ne sono alcune, con tassi di crescita simili a quelli dei paesi europei, che trascinano le altre. In tal senso, le iniziative del Presidente Putin sono lungimiranti, perché sta puntando su una classe dirigente giovane sub-locale, preparata e pronta ad affrontare le sfide dei prossimi anni, con prospettive molto ottimistiche per il futuro anche in termini di aspettative di vita. Si tratta di una generazione di giovani governatori che andrà a sostituire quella vecchia, di stampo tipicamente sovietico. Un altro dato assai interessante da considerare, riguarda le speranze di vita, che sono aumentate di oltre 10 anni passando dai 60 anni di media ai 72 di oggi, nel giro di pochissimo tempo. La Russia è il mercato che per caratteristiche è quello più vicino e somigliante al nostro, e va guardato per quello che è oggi e sarà domani, e non certo per ciò che era ieri”. Rispondendo poi alle domande provenienti dalla sala, il Presidente della CCIR ha toccato un altro punto che interessa in maniera assai concreta le imprese interessate ad entrare nel mercato russo, ovvero la possibilità di costituire apposite società regolamentate dal regime giuridico vigente in Russia. “L’opportunità di “russificare” il prodotto – ha sottolineato Alessandrello – ha paradossalmente ridotto i costi, ed in tal senso la creazione delle società di diritto russo ne sta indubbiamente incrementando l’attrattività, se pensiamo anche al favorevole regime fiscale, contrattabile in molti casi e che non supera generalmente il 15-16%, o i bassi costi per acquisire le materie prime e la manodopera, di cui c’è tanto bisogno. Poi, voglio citare la presenza delle task-force presenti ad Ekaterinenburg per la domotica e le macchine utensili, o magari gli stessi parchi industriali che stanno apportando un grande contributo nella costruzione di automobili o elettrodomestici, con la componentistica che adesso è facilmente reperibile. La creazione della zona economica speciale dell’Eurasia fatta con i paesi limitrofi è un’ulteriore possibilità per le nostre imprese, se pensiamo a paesi come l’Armenia che sono quasi disabitati e che è uno dei principali produttori di pelli al mondo. Come CCIR, siamo nelle condizioni di offrire tutto il supporto e la consulenza necessari per accedere nel mercato russo. Le nostre imprese possono entrare in un territorio vasto e sterminato, così come i giovani laureati hanno anch’essi grandi opportunità, utilizzando i programmi di scambio interculturale”.

Il Vice Presidente della Camera di Commercio della Federazione Russa Maksim Fateev ha illustrato ai presenti il ruolo svolto dall’ente camerale. “Lavoriamo – ha osservato Fateev – con le rappresentanze all’estero, ed in particolare attribuiamo grande importanza alla collaborazione con la CCIR. Siamo consapevoli del fatto che molte imprese italiane sono presenti sul nostro territorio, e questo testimonia l’efficacia del nostro mercato. In Russia c’è molto interesse per la ricerca italiana e le tecnologie in particolare, ma non solo. Collaboriamo con l’industria meccanica, l’aeroportuale ed anche l’agroalimentare per il quale a Novembre è previsto il forum italo-russo che vedrà la partecipazione di molte realtà produttive. Siamo imprenditori e non possiamo che vedere di buon occhio, l’intensificarsi delle relazioni fra i nostri rappresentati politici. So benissimo cosa significhi l’interesse verso il business e l’economia italiana, guardati sempre con grande interesse nonostante, che non tiri una buona aria. Mi auguro che un giorno possiamo diventare quei mulini che vanno in contrapposizione a chi, in alcuni casi, preferisce erigere dei muri. L’Expocentre di Mosca, sorge sulle rive del fiume Moscova nel cuore della parte antica della capitale, e parliamo di un’area espositiva di circa 110.000 metri quadri, con tantissimi eventi fieristici e mostre che vedono coinvolte tante realtà italiane, e non solo. Sotto questo punto di vista, una menzione merita senz’altro il prezioso lavoro svolto dall’ITA in questi mesi. Operiamo da sempre nella trasparenza e nella legalità, così come attestano le numerose certificazioni settoriali anche per le dogane, e la collaborazione con i ministeri della giustizia e dello sviluppo economico”.

Poi, la parte più importante ed attesa della giornata con la presentazione di ExpoCentre e del suo ricchissimo calendario di eventi, che ha destato un certo interesse fra gli imprenditori italiani che erano presenti in sala. “Il centro fieristico Expocentre – ha affermato il Primo Vice Direttore Generale di “Expocentre Moscow”, Nikolay Gusev fa parte della camera di commercio della federazione russa. Noi organizziamo le mostre da circa 60 anni, e fra i principali fruitori ci sono le imprese italiane, precedute dalle omologhe tedesche e cinesi. Si tratta di un appuntamento ormai divenuto tradizionale, e se pensiamo che nel 2016 sono state ben 1.150 le aziende italiane che hanno partecipato e presentato beni e servizi anche ingegneristici nei nostri quartieri fieristici si può ben intuire quanto siano ritenuti importanti dal nostro governo. Parliamo di 30 eventi fieristici dedicati ad altrettanti settori produttivi, ritenuti prioritari per la nostra economia. Abbiamo instaurato rapporti molto stretti con enti ed associazioni estere, ed in particolare sono particolarmente fruttuose e stabili con quelle di categoria e fieristiche italiane (FieraMilano e Fiera di Bologna, nda). Ci siamo messi d’accordo, in particolare, con Fiera Milano che comunicherà all’Expocentre il proprio calendario di iniziative per il 2018 ed il 2019”.

Sergej Gusev, Direttore del Dipartimento Fiere, ha presentato gli eventi fieristici di Expocentre che toccano i più svariati settori produttivi ed ha snocciolato una serie di dati che testimoniano le grandi opportunità che offre agli imprenditori. Energia, trasformazione agroalimentare, energia, oil & gas e medico-farmaceutico, solo per citarne alcuni. E non solo. Anche per la comunicazione, i prodotti per l’infanzia, l’abbigliamento e le calzature per bambini ed adolescenti, le costruzioni meccaniche, l’edilizia, le calzature sono in programma dei momenti espositivi, che le imprese del nostro paese devono assolutamente tenere in considerazione per lo sviluppo del proprio business.

“Le nostre fiere – ha specificato il Direttore del Dipartimento Fieresono uno strumento molto valido per penetrare non solo nel mercato russo, ma anche in quello di paesi limitrofi come Armenia, Kirghizistan o Bielorussia solo per fare alcuni esempi. Disponiamo di 9 padiglioni espositivi, 34 sale per congressi ed una serie di servizi aggiuntivi come quelli offerti dalla Expowestrans sullo sdoganamento e la logistica, l’Expomeal sul catering o la Offprint per quel che riguarda il materiale cartaceo e pubblicitario. Lo scorso anno, hanno partecipato oltre 26.600 espositori provenienti da 112 paesi, con 114 mostre ed un numero di visitatori di 1.351.250 unità. Molte esposizioni vengono patrocinate dalla Camera di Commercio della Federazione Russa. Le imprese italiane sono state particolarmente reattive di fronte a ciò che noi offriamo e contiamo di proseguire su questa strada. In merito ai settori presenti, evidenziamo come per la chimica sia prevista la crescita del volume di investimenti in Russia con 5,6 miliardi di dollari, ed il nostro governo è particolarmente interessato al suo sviluppo con una serie di eventi dedicati. Segnalo in particolare “Interlakokraska”, in programma dal 27 febbraio al 2 marzo 2018 rivolta agli operatori del settore delle vernici, così come quella dedicata alla produzione di gomma e pneumatici “Tires & Rubber” che si svolgerà dal 24 al 27 aprile del prossimo anno, quella dell’industria chimica e della scienza “Khimia”. Altro settore sul quale puntiamo è quello dell’industria della trasformazione agroalimentare che presenta grandi potenzialità di sviluppo è “Prodexpo”, momento ideale per gli operatori del settore. Il secondo progetto legato è “Agroprodmash” dedicato alle attrezzature, alle tecnologie, materie prime ed ingredienti per l’industria della trasformazione agroalimentare (8-12 ottobre 2018), che gode del supporto del Ministero dell’Agricoltura. Il settore energetico è uno dei più importanti per la nostra economia, e non si ferma solo all’estrazione di petrolio e gas dai pozzi presenti sul nostro territorio, ma anche alla sua lavorazione. La fiera “Neftegaz” si terrà dal 16 al 19 aprile 2018, in concomitanza con il forum dell’energia. La mostra internazionale “Elektro”, si svolgerà in quegli stessi giorni, ed è rivolta agli operatori dell’oil & gas. Anche per il settore degli arredamenti ci sono molte opportunità ed offriamo una piattaforma di servizi ed iniziative ad hoc per gli operatori di questo settore che possono contare su un mercato come il nostro, che da sempre apprezza l’alta qualità. La sanità è un altro settore particolarmente gettonato, dal momento che è necessario rinnovare e svecchiare il parco attrezzature. In tal senso, comunico che è in calendario fra il 3 ed il 7 dicembre del prossimo anno, la settimana russa della sanità. La quota di attrezzature provenienti dagli altri paesi, è particolarmente appetibile per le realtà del settore medico e farmaceutico. L’Italia è diventata poi una meta particolarmente attraente anche nel campo del turismo medico, e mi auguro che le imprese italiane sappiano cogliere queste opportunità. Aspettiamo anche per il 2018 – ha poi concluso – molti espositori provenienti dal vostro paese, considerando il gran numero di eventi fieristici che, come abbiamo avuto modo di annunciare in questa sede, organizzeremo l’anno prossimo a Mosca”.

Francesco Montanino





 

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