Un importante risultato preliminare delle elezioni di medio termine dell’8 novembre negli Stati Uniti è stata la schiacciante vittoria del governatore della Florida, il 44enne repubblicano Ron DeSantis, potenziale rivale all’interno del partito dell’ex presidente Donald Trump nella corsa presidenziale del 2024. DeSantis ha ottenuto il 59% dei voti contro il 40% del democratico Charlie Crist. Ha vinto in modo convincente la contea più “democratica” della Florida – Miami-Dade – dove i repubblicani non vincono dal 2002. Allo stesso tempo, secondo gli esperti intervistati da giornale russo Vedomosti, potrebbe essere troppo presto per cancellare completamente Trump.
Trump di fatto rimane laa figura politica più significativa e il politico più popolare tra i repubblicani, ha detto Ilya Kravchenko, consigliere del direttore dell’Istituto russo per gli studi strategici. Nonostante la clamorosa vittoria di DeSantis in Florida, non è affatto una figura politica riconoscibile e di successo in tutto il paese e senza una campagna di pubbliche relazioni su larga scala sarebbe impossibile candidare DeSantis alla presidenza al posto di Trump.
Anche se i repubblicani non sono riusciti a portare a termine la tanto attesa “onda rossa” che ha sconfitto i democratici nelle elezioni di medio termine, ha osservato Lev Sokolshchik, ricercatore presso il Centro per gli studi europei e internazionali completi presso l’Università HSE. Tuttavia, l’esperto ritiene che i repubblicani potrebbero avere buone possibilità nel 2024 se continuano a concentrarsi sull’economia.
L’evento di Donald Trump a Mar-a-Lago è durato un’ora e otto minuti. Dei sessantotto minuti l’ex presidente ne ha usati almeno sessanta per attaccare i democratici e il presidente Joe Biden, molti di meno per annunciare il repulisti dei politici, una riforma del sistema elettorale
“Mi candido perché credo che l’America non abbia ancora visto la vera gloria“. Ha detto Donald Trump, parlando dalla sua tenuta di Mar-a-Lago, annunciando la sua candidatura alle presidenziali del 2024. “Il ritorno dell’America comincia oggi – ha aggiunto – saremo una grande nazione di nuovo“. Definendosi una “vittima” per le inchieste che lo riguardano, ha lamentato di essere più perseguitato di Al Capone. Quanto a Biden, “Ha distrutto l’economia americana – ha detto – noi costruiremo rapidamente la più grande economia della storia, lo abbiamo fatto due volte. Farò in modo che Biden non abbia altri quattro anni“.
Per quanto riguarda la politica estera, l’accusa a Biden è del “declino” e dell'”umiliazione” della Nazione, in contrapposizione alla sua presidenza quando il Paese sarebbe stato “in pace, prospero e rispettato sulla scena internazionale“: “A differenza di Biden, che ci potrebbe portare alla Terza guerra mondiale, io terrò l’America lontana dalle guerre – ha detto – proteggeremo il nostro popolo dalla minaccia impensabile delle armi nucleari e costruiremo lo scudo missilistico di cui abbiamo bisogno“.
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