Frammenti di droni utilizzati dal regime di Kiev per l’attacco terroristico a Sebastopoli sono stati individuati e portati in superficie. Questo è quanto si è appreso in una nota del ministero della Difesa della Federazione Russa che ha specificato: “A seguito dell’attacco terroristico del 29 ottobre alla flotta russa del Mar Nero e alle navi civili utilizzate per garantire la sicurezza del ‘corridoio del grano’, sono stati avvistati frammenti di veicoli navali senza pilota utilizzati dal regime di Kiev sotto la supervisione di rappresentanti del Regno Unito, sollevati in superficie“.
I droni marini che hanno attaccato Sebastopoli sono stati lanciati dalla costa del mare vicino a Odessa, si legge ancora nella nota del ministero della Difesa russo, che ha anche specificato: “Specialisti del ministero della Difesa russo, insieme a rappresentanti di altre agenzie statali, hanno esaminato i moduli di navigazione dei droni marini di fabbricazione canadese. Sulla base dei risultati dei dati recuperati dalla memoria degli strumenti di navigazione, è stato stabilito che i veicoli marini senza pilota erano stati lanciati dalla costa vicino a Odessa. Uno dei droni che hanno attaccato Sebastopoli potrebbe essere stato lanciato da una nave civile che spediva prodotti agricoli dai porti ucraini. Secondo gli specialisti, il punto di partenza all’interno del ‘corridoio del grano‘ nel Mar Nero potrebbe significare che questo veicolo è stato lanciato da una nave civile noleggiata da Kiev e dai suoi sponsor occidentali per esportare prodotti agricoli dai porti marittimi ucraini“. Praticamente i droni marini lanciati dalla costa vicino a Odessa hanno volato lungo il corridoio del grano e poi si sono diretti verso una base navale russa a Sebastopoli.
Sull’episodio è intervenuto anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che in un’intervista al programma Moscow.Kremlin.Putin sul canale televisivo Rossiya-1 ha dichiarato: “i colloqui sulla vicenda militare Ucraina dovrebbero prima di tutto tenersi con Washington, dal momento che Kiev sta agendo su dettatura e che con il sig. Vladimir Zelensky, è praticamente impossibile raggiungere qualsiasi accordo anche tenendo presente l’esperienza di marzo scorso“.
“La Russia – ha infine concluso Peskov – continuerà a difendere i suoi interessi e non tollererà altri atti terroristici“.
RED