Agricoltura
Pubblicato il Febbraio 18th, 2019 | Da Redazione Russia News
0Il diserbante ecologico è già realtà ed è italiano.
E’ sul mercato ormai da parecchi mesi, ma se ne sente parlare pochissimo, Natural Weed Control è un diserbante naturale ed ecologico e arriva proprio dal nostro Paese.
Zero additivi chimici, glifosati e sostanze che avvelenano l’ambiente e mettono a repentaglio la nostra salute. Dalla Sardegna ecco finalmente un prodotto che si ripromette di sostituire i tradizionali preparati sintetici, fortemente nocivi per coltivazioni, animali e anche per l’uomo.
Si tratta in particolare di un composto a base di scarti di malvasia, lana di pecora, olio d’oliva e residui derivanti dalla pulizia delle arnie, scoperto da un team di ricercatori e imprese in concerto con la filiera “Edizero Architecture for peace”, organizzazione che si occupa proprio di innovazioni verdi per l’architettura e l’urbanistica. Natural Weed Control ha un potere erbicida naturale, e pertanto consente di trattare le colture senza inquinare, ma soprattutto senza danni per l’organismo e l’eco sistema circostante. L’idea, maturata dopo anni di sperimentazioni e ricerche, è nata da un’esigenza molto concreta: salvare api e farfalle, che perivano a causa degli agenti chimici dei diserbanti tradizionali, e in contemporanea salvaguardare i prodotti agricoli dalle sostanze tossiche.
Il team di studio, mettendo insieme vari elementi di scarto, è riuscito quindi a creare questo erbicida green, che svolge la sua funzione non grazie agli agenti chimici, ma attraverso il vapore e il calore.
A seconda della composizione, il bio-diserbante può essere sfruttato per la protezione di orti, frutteti, vigneti, e pure per il trattamento del verde urbano. Tutto ciò, senza contaminazioni e con la massima sicurezza per consumatori e agricoltori, che possono utilizzarlo senza mascherine o protezioni, in quanto tutti gli elementi sono assolutamente naturali.
Le interessanti prestazioni del prodotto Made in Italy sono già state apprezzate non solo all’interno dei nostri confini, ma anche in Francia dove i viticoltori ne hanno acquistato grandi quantità, e persino negli Stati Uniti, dove è stato scelto da Gea-Group, azienda leader nella coltivazione di piante ad utilizzo farmaceutico.
Che sia finalmente giunto il tempo di pensionare il Roundup e gli altri intrugli tossici griffati Monsanto?
Sicuramente i presupposti ci sono tutti, ma il problema è sempre costituito dall’enorme potere politico – economico – finanziario delle multinazionali, che sicuramente non staranno a guardare…
Eva Bergamo
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