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DIMINUISCE LA POPOLAZIONE IN RUSSIA: IL CALO DEMOGRAFICO DURA DA OLTRE DIECI ANNI

Mosca – È allarme calo demografico in Russia, un calo record per oltre un decennio. Il Servizio statale federale – come riporta l’agenzia di stampa askanews –  ha dichiarato che a gennaio-settembre 2019 è stata registrata una flessione naturale della popolazione di 236,9 mila persone (contro 173,4 mila persone a gennaio-settembre 2018).

L’incremento o il decremento di una popolazione è derivato, come noto, da due elementi: il movimento naturale e il movimento migratorio. Il movimento naturale è l’andamento dei nati (vivi) e dei morti, che si sommano o si sottraggono alla popolazione considerata dando il saldo naturale: questo è positivo quando il numero dei nati supera quello dei morti, negativo nel caso opposto. La differenza tra emigrati e immigrati è il saldo migratorio. Il saldo è positivo quando gli immigrati (o iscritti nelle liste dei residenti) superano gli emigrati (o cancellati dalle liste); una situazione inversa dà un saldo negativo.

Secondo i media russi, quest’anno l’indicatore segnerà un record per gli ultimi 11 anni. Secondo il Cremlino l’attuale crisi demografica è “l’eredità degli ultimi decenni di storia del nostro Paese, che ora portiamo sulle nostre spalle“, secondo le parole di Dmitri Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, che ha parlato di progetti per minimizzare le conseguenze di questo buco demografico. In base alle stime la crescita naturale della popolazione inizierà in Russia non prima del 2024.

RED

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