Verona – Anche il secondo bimestre dell’anno conferma il buon momento dell’industria italiana delle macchine da costruzione sui
Export. Le elaborazioni sul secondo bimestre – realizzate in collaborazione con la società di ricerche Prometeia e con Unacea, l’associazione nazionale delle aziende produttrici di macchine e attrezzature per le costruzioni – mostrano uno sviluppo generalizzato delle esportazioni made in Italy in tutte le diverse categorie di riferimento: movimento terra (+19%), stradale (+17,6%), preparazione di calcestruzzo (+7,1%) e inerti (+3,8%), perforazione (+10,8%) e gru a torre (+14,5%).
Import. Nel secondo bimestre dell’anno, per il settore delle macchine da costruzione si consolida anche la ripresa del mercato interno, grazie ad importazioni che hanno sfiorato un totale di 300 milioni di controvalore, con un incremento del 22,2 per cento.
Si tratta di ciclo espansivo generale che dovrebbe proseguire con ritmi di crescita a doppia cifra fino al 2020, secondo le previsioni dell’Osservatorio Samoter. Scendendo nel dettaglio, l’aumento della domanda nazionale riguarda le macchine movimento terra (+9,3%), per la preparazione di calcestruzzo (+87,2%) e inerti (+24,8%), perforatrici (+422%) e gru a torre (+49,5%). L’unica nota negativa arriva dal comparto stradale, con una riduzione delle macchine importate pari al 6 per cento. Le importazioni sono in aumento dalle tradizionali aree di riferimento che raggruppano i paesi fornitori come Europa occidentale (+11,4%), Nord America (+66,1%) e Asia (+32,8%).
RED