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CONSIGLIO UE: CONFERMATA LA PROROGA DI ALTRI SEI MESI DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA

Vladimir Putin

I governi dell’Unione Europea ieri hanno deciso all’unanimità di prolungare le sanzioni economiche contro la Russia per il suo intervento in Ucraina per un periodo di sei mesi, fino al 31 luglio del 2019.

La decisione segue l’accordo politico che era stato raggiunto al Vertice europeo del 13 e 14 dicembre, quando il presidente francese, Emmanuel Macron, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, avevano presentato un rapporto agli altri leader in cui constatavano la mancanza di progressi nell’attuazione degli accordi di Minsk. Il Consiglio dell’Ue ha adottato la decisione ieri per procedura scritta e, come previsto per la politica estera, all’unanimità.

Le sanzioni prendono di mira i settori finanziario, energetico e della difesa e alcuni beni a uso duale (civile e militari). Le misure restrittive erano state introdotte per la prima volta il 31 luglio del 2014 e rafforzate nel settembre dello stesso anno in risposta alle azioni destabilizzanti della Russia in Ucraina. Nel dettaglio, le sanzioni economiche prorogate con la decisione in questione, fra l’altro: limitano l’accesso ai mercati dei capitali primari e secondari dell’Ue da parte di cinque grandi enti finanziari russi a maggioranza statale e delle loro filiali controllate a maggioranza stabilite al di fuori dell’Ue, nonché di tre grandi società russe attive nel settore energetico e tre attive in quello della difesa; impongono un divieto di esportazione e di importazione per quanto riguarda il commercio di armi; stabiliscono un divieto di esportazione dei beni a duplice uso per scopi militari o per utilizzatori finali militari in Russia; limitano l’accesso russo a determinati servizi e tecnologie sensibili che possono essere utilizzati per la produzione e la prospezione del petrolio.

Oltre a queste sanzioni economiche, in risposta alla crisi in Ucraina sono inoltre in vigore varie misure dell’Ue, tra cui: misure restrittive individuali mirate, ossia il divieto di visto e il congelamento dei beni, al momento nei confronti di 164 persone e 44 entità fino al 15 marzo 2019; misure restrittive in risposta all’annessione della Crimea e di Sebastopoli, limitate al territorio della Crimea e a Sebastopoli, attualmente in vigore fino al 23 giugno 2019.

Il 19 marzo 2015 il Consiglio europeo ha deciso di far dipendere la durata delle sanzioni dalla piena attuazione degli accordi di Minsk, che doveva avvenire entro il 31 dicembre 2015. Dal momento che ciò non è avvenuto, le sanzioni sono rimaste in vigore. Usa forniranno primi aiuti militari a Kiev all’inizio del 2019 Intanto, il rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, Kurt Volker, ha annunciato che la prima quota di assistenza militare a Kiev sarà assegnata all’inizio del prossimo anno. Il diplomatico ha detto in un’intervista ad un quotidiano ucraino, Den, che la spedizione potrebbe includere armi navali e antiaeree, con la seconda tranche che seguirà più tardi. Volker ha detto che le due nazioni hanno un forte rapporto militare. I consiglieri militari statunitensi hanno sostenuto il ministero della Difesa ucraino e gli istruttori americani che addestrano le sue forze armate. La Russia ha ripetutamente messo in guardia contro la fornitura di armi letali all’Ucraina, dicendo che le spedizioni ostacolerebbero il processo di pace nell’est e violerebbero gli accordi di Minsk.

RED

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