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Pubblicato il Gennaio 18th, 2019 | Da Redazione Russia News

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Australian Open: Maria Sharapova elimina la campionessa uscente Wozniacki e vola agli ottavi di finale

Melbourne – “Cause I am a champion, and you’re gonna hear me roar”, il match si è appena concluso e dalla Rod Laver Arena rimbombano le note della celebre canzone di Katy Perry dal ritornello che parla chiaro: “perché io sono una campionessa e tu mi sentirai ruggire”. Chiaro come il messaggio che Maria Sharapova ha urlato in faccia a chi da tempo ha smesso di credere in lei, considerandola già sul viale del tramonto, verso un declino ineludibile. Masha però ha zittito tutti, alla sua maniera. Se il primo turno non poteva certo rappresentare un test attendibile per saggiare la sua reale condizione (con l’umiliante 6-0, 6-0 rifilato alla britannica Harriet Dart), già al secondo turno la siberiana aveva dato buone sensazioni non lasciando scampo alla promettente svedese Rebecca Peterson (liquidata agevolmente con un perentorio 6-2, 6-1). Poi l’atteso terzo turno, il match che tutti già pregustavano non appena era stato reso noto il tabellone. Per i bookmaker e molti addetti ai lavori il capolinea della russa. Di fronte la danese Caroline Wozniacki, attuale numero tre del mondo, vincitrice della scorsa edizione degli Australian Open. E’ solo il terzo turno, ma con il suo attuale ranking Masha sapeva che già che, indipendentemente dal sorteggio (come ammesso anche nella conferenza stampa del pre partita), le sarebbe toccata una top player.  Sfida interessante, tecnicamente, per i diversi stili di gioco che caratterizzano le due (più aggressiva Maria, più difensiva Caroline), ma non solo. Pur rispettandosi, le due, non si sono mai amate. Il primo gioco sembra già prefigurare lo sviluppo del match. Wozniacki tiene il servizio ma con fatica, dopo aver annullato due palle break. Sarà un match tirato e giocato su ogni palla, punto a punto. Il primo strappo è della danese. A differenza di Masha (che aveva sprecato due opportunità nel primo gioco) la numero tre del ranking è chirurgica e cinica nel concretizzare la prima palla break a disposizione. Tiene la battuta nel gioco successivo e s’invola sul 4 a 1. Sembra la svolta del set. Sharapova però ha un’idea diversa. Reagisce, strappa due volte il servizio all’avversaria, infila 5 giochi consecutivi e vince il primo set: 6-4. Entrambe vogliono vincere e non potrebbe essere diversamente. Wozniacki ha però, forse, qualche motivazione in più; è la campionessa uscente e deve quindi, oltretutto, difendere i punti conquistati nella passata edizione. L’inizio del secondo parziale sembra ridarle fiducia. Tiene la battuta e poi, nel secondo game, ancora una volta alla prima palla break del set, strappa il servizio a Sharapova. Tiene quindi il suo turno e si porta sul 3 a 0. Masha reagisce ancora, pareggia il conto dei break al quinto e raggiunge la rivale nel game successivo: 3 pari. Sembra quasi il copione del primo set, ma l’esito sarà diverso. Nei successivi 3 game entrambe tengono il servizio con Masha che, sul 5-4 per la danese, si ritrova a servire per restare nel set; Wozniacki però riesce a strapparle la battuta e chiude 6-4 pareggiando il conto dei set; si va al terzo. La tensione sale e cresce considerevolmente l’importanza di ogni singolo punto. Nei primi sei giochi le due non concedono opportunità sul proprio turno di servizio: 3-3; al settimo game arriva però la svolta. Masha non sfrutta le prime due opportunità ma alla terza palla break strappa la battuta alla danese. Tiene a zero il suo turno di servizio e s’invola sul 5-3, regalandosi, quantomeno, l’opportunità di servire per il match. Ma la voglia è di chiuderla prima, magari sfruttando la pressione della Wozniacki al servizio. La danese tiene duro ed annulla un match point, ma deve poi arrendersi al secondo. Finisce 6-4, 4-6, 6-3 per la Sharapova che urla tutta la sua soddisfazione alla Rod Laver Arena.  Ad attenderla agli ottavi di finale ci sarà la padrona di casa Ashley Barty (n.  15 del seeding e finalista una settimana fa a Sidney).

Agli ottavi di finale anche Anastasia Pavlyuchenkova, autrice di una grande prova contro la bielorussa Sasnovich (n. 31 al mondo) liquidata con un perentorio 6-0, 6-3. Un traguardo meritato per la ventisettenne russa, che nei primi due turni aveva eliminato la campionessa olimpica Monica Puig (6-4, 6-3) e la numero 9 del tabellone, l’olandese Kiki Bertens (3-6, 6-3, 6-3). Al prossimo turno si troverà di fronte la statunitense Sloane Stephens.

Stefano Tardi

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