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ALPLINKBIOECO, COME POTENZIARE FILIERE INNOVATIVE NELLA BIOECONOMIA CIRCOLARE

Milano  –  Si è chiuso il 31 marzo 2021 , con una conferenza online, il progetto Interreg europeo AlpLinkBioEco, progetto nato tre anni fa nell’ambito della Strategia macroregionale Alpina EUSALP con l’obiettivo di sviluppare proposte interregionali per il potenziamento delle filiere innovative operanti nel settore della bioeconomia circolare. All’evento sono intervenuti il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Lombardia Alvise Biffi e l’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo.

AlpLinkBioEco, di cui Confindustria Lombardia è partner, nell’arco dei tre anni ha lavorato sui temi della bioeconomia e dell’economia circolare, considerati motore per la competitività, portatori di valore aggiunto per le imprese e tasselli fondamentali per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Per sostenere la transizione da un’economia basata sui combustibili fossili a un’economia biobased, ad inizio progetto è stato sviluppato un database interattivo, il Value Chain Generator, mappando decine di associazioni settoriali e centinaia di aziende e successivamente sviluppando nuove catene del valore e occasioni di simbiosi industriale a livello locale, nazionale e transnazionale.

Inoltre, grazie alla raccolta di input da stakeholders politici e industriali delle regioni europee coinvolte, è stato definito un piano di azione condiviso (Masterplan) per stimolare lo sviluppo della bioeconomia nello Spazio Alpino.

Progetti come AlpLinkBioEco dimostrano che l’industria è l’attore principale della transizione sostenibile e le filiere innovative operanti nel settore della bioeconomia e dell’economia circolare, sono elementi fondamentali della competitività. La crisi ci ha insegnato che la dinamicità dei territori è fondamentale e va agevolata valorizzando le specificità del contesto, costruendo un sistema interconnesso. In questa cornice, i progetti macroregionali vanno a inserirsi in un contesto omogeneo e al tempo stesso complementare dal punto di vista delle specializzazioni, creando le condizioni di competitività in cui operano le imprese, sia in termini di produzione che di valorizzazione delle risorse, in una prospettiva di circolarità. Le imprese sapranno certamente cogliere le opportunità offerte dall’economia circolare per crescere e svilupparsi” ha dichiarato il Presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonomettima per realizzare questa transizione servono urgentemente regole chiare e certe”.

La sfida di oggi consiste nell’integrare la bioeconomia e l’economia circolare: unire il modello circolare a un modello che guarda all’impiego delle risorse biologiche L’azione di Regione Lombardia – afferma l’assessore all’Ambiente e clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneova in questa direzione. Mettiamo in campo politiche che guardano alla sostenibilità, in un’ottica di alleanza tra imprese e ambiente. E lo stesso va fatto anche per la bioeconomia che va sostenuta affinché sviluppi azioni che guardano all’economia circolare. Infatti, in Lombardia ci sono più di 25 mila imprese che operano nel settore biochimico, oltre un quinto del totale in Italia, che fanno della ricerca e dell’innovazione un loro punto di forza. Investono oltre 3 miliardi di euro e gli addetti del settore arrivano a 33 mila (su 50 mila in Italia). E il ruolo del Progetto AlpLinkBioEco è fondamentale perché ha creato valore, supportando le imprese in questa sfida. Il tutto all’interno di Eusalp, che vede Regione Lombardia protagonista, e dove la Green economy e la sostenibilità sono al centro delle politiche delle Regioni alpine”.

Il Progetto ha visto la partecipazione di 6 Stati dell’arco alpino (Italia, Francia, Germania, Austria, Svizzera e Slovenia) e 9 Regioni, di cui 3 facenti parte dei 4 Motori d’Europa (Lombardia, Baden-Württemberg e Auvergne Rhône-Alpes). Quattordici i partner che hanno lavorato al progetto:

Centro di competenza per l’innovazione delle materie plastiche – Centro di ricerca (CH); Affari Alta Austria – OÖ Wirtschaftsagentur Ltd. – Autorità pubblica regionale (AT); Poly4EmI ospita Anteja ECG doo – Business Support Organization (SI); Università della Tuscia – CSALP – Università (IT); Confindustria Lombardia – Organizzazione di sostegno alle imprese (IT – Lombardia); BIOPRO Baden-Württemberg GmbH – Agenzia di sviluppo regionale (DE –Baden-Württemberg); Hub Innovazione Trentino – Organizzazione di supporto alle imprese (IT – Trentino); Technology Center Horb GmbH & Co.KG – Organizzazione di supporto alle imprese (DE – Stoccarda); Associazione Lombardia della Chimica Verde- Cluster (IT Lombardia); Plastipolis – Organizzazione di sostegno alle imprese (FR – Alvernia Rodano-Alpi); Cluster francesi – Organizzazione di sostegno alle imprese (FR – Auvergne Rhône-Alpes); Ministero dell’Istruzione, della Scienza e dello Sport – Pubblica Amministrazione (SI); Chemie Cluster Bavaria – Cluster (DE – Bavaria); Fraunhofer Italia – Ente di ricerca senza scopo di lucro (IT – Alto Adige).

Oltre a Regione Lombardia, il progetto ha visto la partecipazione in qualità di osservatore anche del Cluster regionale LE2C.

RED

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