Alassio (SV). La “Città del Muretto” mette in campo le sue risorse, materiali e immateriali, e passa dalle politiche dell’intrattenimento
Più attenzione al mercato, alle opportunità, ai nuovi trend di domanda, con l’obiettivo di inserirsi nelle strategie di marketing territoriale ed interagire tra le diverse economie, dall’agricoltura all’immobiliare, al fine di rilanciare l’economia turistica della Città di Alassio.
In quest’ottica il focus sul mercato russo e sulle potenzialità del segmento enogastronomico per riaffermare, ora che sembra superata la crisi, il ruolo di leadership nel contesto della Federazione russa.
Tutto conferma che il mercato russo si è rimesso in “moto” verso l’Italia, infatti, il Consolato Generale d’Italia a Mosca ha certificato un incremento del 12,4 % per il 2017 di visti rilasciati per il Bel Paese rispetto al 2016, tutti gli analisti concordano, e il Rosstat, Comitato russo della statistica, attesta che si è tornati a flussi turistici verso l’Italia a livelli del 2014, segnando a settembre del 2017, un incremento del 28% rispetto allo stesso periodo del 2016, di fatto tornando alle quote pre-crisi.
Anche l’aumento del numero dei voli dalla Russia verso l’Italia è significativo: dal dicembre 2017, la compagnia aerea S7 ha iniziato a volare da Mosca a Roma, da San Pietroburgo a Torino e a Verona. Dal 28 aprile a fine ottobre, il secondo vettore per dimensioni di tutta la Federazione russa garantisce tre collegamenti settimanali con voli diretti tra Genova e Mosca.
Considerate le premesse positive, l’impegno che l’amministrazione alassina si è assunta è quello di mettere in campo una strategia di marketing territoriale capace di coagulare un’offerta competitiva che spazia dal Food&Wine al
“La presenza dei rappresentanti degli istituti alberghieri – come sottolineano gli assessori Galtieri e Macheda – è fondamentale, sia per il ruolo relativo alla formazione professionale sia per le capacità promozionali che gli stessi possono giocare nei confronti delle scuole russe attraverso gemellaggi e scambi culturali, elementi portanti per lo sviluppo delle eccellenze agroalimentari negli Stati della Federazione russa. L’idea – proseguono gli amministratori – è
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